Economia e mercati

Il mercato dei formaggi in Cina: volumi e valori delle vendite in continua crescita

Il mercato dei formaggi in Cina: volumi e valori delle vendite in continua crescita

In 5 anni raddoppiano i volumi e triplicano i valori di vendita del formaggio, ma la Cina è un mercato insidioso se non si hanno partner locali

Grazie al successo internazionale di alcuni piatti come la pizza, gli hamburger e la cheese cake, i Cinesi hanno iniziato ad approcciare un prodotto per loro “esotico” come il formaggio. I consumatori Cinesi apprezzano soprattutto formaggi dai sapori delicati e dalla consistenza morbida o cremosa. Inoltre, considerano un elemento fondamentale la versatilità di utilizzo e alcune caratteristiche come l’elasticità o la possibilità di adattare il formaggio a forme diverse (come animali e bastoncini)

Nel complesso, i formaggi processati sono i più venduti in Cina anche perché incontrano i gusti dei consumatori in termini di sapore, di consistenza e di forma. 

La Cina importa il 90% del formaggio, di questo il 70% proviene da Australia e Nuova Zelanda. La crescita del valore delle vendite, particolarmente marcata tra il 2016 e il 2017 (+25,0% per i processati e +25,2% per i non processati), infatti, è stata in parte causata, oltre che dall’aumento della domanda, da una riduzione della produzione di latte in Nuova Zelanda, uno dei principali fornitori di latte e formaggio della Cina.                         

Tra il 2012 e il 2017 il valore delle vendite dei formaggi processati è aumentato del 186,1% (+120,2% gli spalmabili e +144,4% gli altri processati), mentre i non processati sono cresciuti del 206,7% (+176,3% i formaggi a pasta dura e +213,3% quelli a pasta molle).

Anche i volumi di vendita hanno registrato una crescita positiva, pari al +136,5%. In particolare i formaggi processati sono cresciuti del 135,6% (+120,2% gli spalmabili e +144,4% gli altri processati) mentre i non processati del 141,3% (+118,4% i formaggi a pasta dura e +146,9% quelli a pasta molle).

La crescita continuerà anche nel medio periodo (2017-2022), sebbene in maniera più moderata rispetto al periodo precedente. E’ prevista, infatti, una crescita dei volumi di vendita di circa il 97,3%. In particolare le vendite di formaggi processati aumenteranno del 97,7% (+88,0% gli spalmabili e +102,7% gli altri processati), mentre i formaggi non processati del 95,5% (+70,7% i formaggi a pasta dura e +100,9% quelli a pasta molle).

Per quanto riguarda il valore delle vendite la crescita nel periodo 2017-2022 sarà pari al +101,5% in generale. I processati cresceranno del +101,4% (+92,5% gli spalmabili e +106,9% gli altri processati), mentre i non processati del +101,7% (+74,1% i formaggi a pasta dura e + 107,0% quelli a pasta molle).

In termini di posizionamento competitivo i due principali brand Milkana, leader di mercato (25,9%), e Anchor, il secondo (8,4%), sono di proprietà del gruppo Francese Savencia, il primo e del gruppo cooperativo Neo-Zelandese Fonterra, il secondo. Quest’ultimo ha molto successo sia grazie ad una mozzarella molto elastica, che viene apprezzata particolarmente sulle pizze, sia grazie alla collaborazione con l’azienda Cinese YiDianDian per la produzione di milkshake cremosi al gusto di tè, molto popolari in Cina.

Altri brand con quote rilevanti sono La Vache Qui Rit del gruppo Bel (7,1%), Kraft (4,7%) e Président del gruppo Lactalis con il 4,0%.

Per quanto riguarda la distribuzione in Cina, l’internet retailing detiene il 35% delle quote di mercato ed ha evidenziato una rapida crescita ne periodo 2012-2017 (+57%). La distribuzione moderna, con il 62,5% del totale è il principale canale di vendita, e all’interno di essa i Supermercati detengono il 42,5% del totale, mentre i supermercati il restante 20%. La distribuzione tradizionale ha un ruolo marginale e ad essa fa riferimento il 2,5% delle quote di mercato.

L’analisi è tratta dalla collana “Export & Mercati”, una serie di pubblicazioni realizzate a cadenza mensile dall’Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l’Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative e scaricabili dal sito www.internazionalizzazione.confcooperative.it . Le cooperative associate potranno richiedere gratuitamente uno o più report personalizzati per Prodotti/Paese, inviando la propria richiesta all’indirizzo

internationaloffice@confcooperative.it .

Sempre sul sito di Confcooperative dedicato all’internazionalizzazione, le cooperative potranno trovare tutta una serie di altri servizi, strumenti ed iniziative promosse dalla Confederazione e che si ritiene possano essere di supporto nei diversi processi di internazionalizzazione.

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