Economia e mercati

Il mercato dei formaggi in Francia: i principali trend di crescita

Il mercato dei formaggi in Francia: i principali trend di crescita

"Mozzarella e parmigiano ma anche ricotta e burrata: la frontiera dei formaggi made in Italy in Francia"

Il formaggio si conferma un prodotto di punta nei consumi dei francesi. Nel 2016 si registra una ulteriore crescita del valore delle vendite che trova principalmente riflesso in un incremento delle vendite di formaggio tradizionale di qualità, soprattutto tra i consumatori con medio e alto potere d’acquisto e che vivono in aree urbane. Nel 2016, inoltre, nuove tendenze di utilizzo e di consumo come il formaggio caldo, il formaggio per aperitivo e spuntini, il formaggio per le ricette culinarie, hanno continuato il loro forte sviluppo. Nel complesso, dal 2011 al 2016, il valore delle vendite retail del formaggio è cresciuto da 8.133,93 milioni di Euro a 8.671,14 milioni di Euro (+6,6%). La componente dei formaggi non lavorati a pasta dura ha contribuito in modo determinate all’incremento del valore delle vendite.

Le prospettive di medio periodo (2016/2021) confermano il trend di crescita già registrato negli anni precedenti. Di fatto, non è in discussione la dinamica in aumento quanto il cambiamento atteso nella modalità di consumo dei formaggi (non più, prevalentemente, come piatto di fine pasto). In questo scenario sono attesi anche cambiamenti nella tipologia di prodotto. In particolare, è prevista una buona performance dei formaggi italiani che sono sempre più popolari in Francia, come la mozzarella, il parmigiano, la ricotta, ma anche la burrata. Tra i formaggi esteri, anche il cheddar, molto popolare nel Regno Unito, potrebbe avere uno spazio maggiore nello scenario futuro dei consumi tra i francesi.

Nel complesso, i formaggi lavorati spalmabili e gli altri formaggi lavorati registreranno una crescita del valore delle vendite pari, rispettivamente, al +14,6% e al +4,9%. Tra i formaggi non lavorati, per quelli a pasta dura è attesa una crescita pari al +11,9%, mentre per quelli a pasta molle le attese non vanno oltre il +1%.

La distribuzione moderna (ipermercati e supermercati in testa) detiene sempre la maggioranza assoluta del valore delle vendite di formaggi ma tiene ancora il canale degli esercizi tradizionali e, in particolare, quelli delle piccola gastronomia di qualità. In sensibile crescita è il canale internet che, nel 2016, incide per oltre il 5%.

In termini di quota di mercato sul valore delle vendite 2016, il primato spetta al gruppo Lactalis, con oltre il 22% del totale, seguito, a distanza, da Fromageries Bel con il 10,7% e da Savencia Fromage & Dairy con l’8%.

L’analisi è tratta dalla collana “Export & Mercati”, una serie di pubblicazioni realizzate a cadenza mensile dall’Ufficio Studi e Ricerche di Fondosviluppo per l’Ufficio per le Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative e scaricabili dal sito www.internazionalizzazione.confcooperative.it . Le cooperative associate potranno richiedere gratuitamente uno o più report personalizzati per Prodotti/Paese, inviando la propria richiesta all’indirizzo

internationaloffice@confcooperative.it .

Sempre sul sito di Confcooperative dedicato all’internazionalizzazione, le cooperative potranno trovare tutta una serie di altri servizi, strumenti ed iniziative promosse dalla Confederazione e che si ritiene possano essere di supporto nei diversi processi di internazionalizzazione.

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