La tendenza al ribasso è legata alla pubblicazione del Rapporto USDA, il Dipartimento Agricoltura Usa, su scorte (diminuite meno del previsto) ed esportazioni
La Borsa di Chicago apre con prezzi in calo per tutti i cereali. La tendenza al ribasso del mercato è legata alla pubblicazione del rapporto del dipartimento dell'Agricoltura che ieri ha deluso i commercianti in termini di previsioni delle scorte e delle esportazioni. Il 9 febbraio il rapporto ha fissato le scorte di soia a 120 milioni di bushel, appena al di sotto delle aspettative di 123 milioni di bushel e dei 140 milioni del mese precedente.
Per il mais, le scorte sono state riportate a 1,5 miliardi di bushel, ben al di sopra delle aspettative commerciali per 1,39 miliardi di bushel, ma ancora inferiori alla stima di gennaio di 1,55 miliardi di bushel.
Per il grano, le scorte finali si sono attestate a 836 milioni di bushel, appena al di sopra delle aspettative di 834 milioni di bushel e degli 836 milioni del mese precedente. I prezzi sono diminuiti anche per la liquidazione di alcune posizioni da parte di investitori che avevano scommesso su un rialzo dei prezzi.
Il contratto del mais con scadenza a marzo perde 16 centesimi, il 2,89%, a 5,38 dollari e un quarto a bushel. Il contratto del frumento con scadenza a marzo è in ribasso di 18 centesimi e tre quarti, il 2,89%, a quota 6,30 dollari e tre quarti a bushel.
I futures dei semi di soia con scadenza a marzo perdono 39 centesimi e tre quarti, il 2,84%, a 13,62 dollari a bushel. Il contratto della farina di soia a marzo è in ribasso di 13,50 dollari, il 3,09%, a 424,10 dollari a tonnellata. Il contratto dell'olio di soia con scadenza a marzo cede 67 punti, l'1,46%, a 45,10 centesimi al pound.
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