Arla e i suoi soci investono nelle energie rinnovabili: la cooperativa è diventata un intermediario che valorizza sul mercato anche l'energia prodotta dai soci attraverso lo strumento delle cosiddette Garanzie di Origine
La cooperativa danese Arla e i suoi soci stanno investendo per arrivare ad una sempre maggiore autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, riducendo in questo modo da un lato l'impronta di carbonio del latte e dall'altro potendo ottenere certificati di energia green da valorizzare sul mercato.
Tecnicamente, vengono utilizzate le cosiddette GO (Garanzie di Origine), strumento standardizzato dell'UE che certifica che un MWH di elettricità è stato prodotto da fonti energetiche rinnovabili, e che permette allo stesso tempo di monitorare in modo più efficiente le riduzioni di emissioni. Le GO vengono rilasciate al produttore di energia e sono uno strumento cedibile, che viene infatti spesso venduto insieme all'energia prodotta. Può essere vista anche come un'opportunità di business, in quanto gli agricoltori che producono energia rinnovabile possono anche decidere di venderla sul mercato, attraverso dei soggetti intermediari, ottenendo un profitto. Ora, la cooperativa Arla è diventata un intermediario che si occupa della vendita dell'energia prodotta dai soci, valorizzandola alle migliori condizioni e restituendo loro il valore generato. I soggetti terzi vengono quindi esclusi dalla transazione e gli agricoltori sono ricompensati con l'intero valore di mercato che Arla pagherebbe per le GO sul mercato libero.
La cooperativa danese stava già acquistando GO sul mercato libero per circa un terzo del suo fabbisogno. Ora ha la possibilità di incrementare le GO aumentando l'autosufficienza energetica, con il duplice beneficio di avere una gestione interna dell'intera filiera dell'energia (riducendo i costi e salvaguardando il valore generato), ma anche di poter migliorare l'immagine e la percezione da parte dei consumatori dei prodotti Arla (in un'ottica di sempre maggior sostenibilità e riduzione delle emissioni di CO2 nelle filiere lattiero-casearie).
Ha sottolineato presidente di Arla, Jan Toft Nørgaard: “Con questa opportunità, l'energia verde prodotta dai nostri soci può essere considerata come parte delle nostre azioni collettive per rendere i prodotti lattiero-caseari più sostenibili. Il pieno valore per le GO che siamo in grado di garantire agli agricoltori con questa mossa non ha alcun costo aggiuntivo per la cooperativa ed è un contributo positivo agli sforzi dei nostri soci che decidono di investire nelle energie rinnovabili".
Gli obiettivi di Arla
Nella cooperativa le emissioni sono state ridotte del 24% dal 2015 e la quota di energia rinnovabile utilizzata nelle diverse operazioni è attualmente del 35%. Un aumento nell’utilizzo di energia rinnovabile è parte integrante dell’obiettivo di ridurre le emissioni totali del 30% dal 2015 al 2030 e di diventare una cooperativa lattiero-casearia a emissioni zero nel 2050.
Secondo i dati del Climate Check di Arla, (programma che permette di valutare la sostenibilità delle aziende agricole), il 24% dei soci della cooperativa attualmente produce energia rinnovabile da turbine eoliche e pannelli solari nelle loro aziende. Secondo le stime di Arla, circa un quinto del consumo totale di elettricità dell'azienda nelle sue operazioni può essere potenzialmente coperto da GO prodotte dagli agricoltori.
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