Emerge da un'indagine effettuata da Nomisma: il 66% dei consumatori riconosce ai formaggi Made in Italy elevata qualità e specifiche proprietà organolettiche
Nel 2020 i formaggi italiani sono stati acquistati almeno una volta da più di 7 europei su 10. Segno che il settore lattiero caseario italiano è riuscito a far fronte alle difficoltà emerse nel corso dell’anno, legate alla pandemia. Questo dato emerge dall'indagine presentata effettuata da Nomisma per conto di Afidop (l'associazione dei consorzi dei formaggi italiani a denominazione d'origine protetta), come riporta un articolo del Sole 24 Ore. L’indagine è stata centrata sui consumi 2020 nei primi 5 mercati europei: Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Svizzera. Mercati che valgono il 55% dell'intero export caseario italiano. Una survey costruita mediante 3mila interviste (600 per paese censito) a consumatori di ogni età e ceto sociale.
«Il principale elemento emerso dalla ricerca - ha spiegato Denis Pantini di Nomisma – è che il 72% dei consumatori intervistati ha consumato almeno una volta nell'anno del Covid formaggi italiani. Non solo. Dalla survey sono emersi anche diversi elementi interessanti e cioè che ben il 66% dei consumatori riconosce ai formaggi made in Italy elevata qualità e specifiche proprietà organolettiche. Molti conoscono i formaggi Dop e Igp italiani e ne riconoscono le garanzie in termini di sicurezza alimentare, controlli e tracciabilità».
"Fra gli elementi che i consumatori hanno indicato come chiave dei propri acquisti ci sono il brand, l'origine nazionale e la presenza di sconti. Ma subito dopo c'è il packaging, i marchi Dop e Igp e il biologico. I formaggi Made in Italy sono in Europa considerati al primo posto tra i formaggi stranieri consumati seguiti da quelli francesi e poi gli olandesi", ha aggiunto Evita Gandini di Nomisma.
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