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Coronavirus, rallentano le vendite nella Gdo

Coronavirus, rallentano le vendite nella Gdo

La nuova indagine Nielsen fotografa la situazione nella settimana fra lunedì 23 e domenica 29 marzo 

Le vendite nella Grande distribuzione continuano a crescere, ma in maniera più contenuta. E il giorno in cui è più facile trovare la coda fuori dai supermercati è il venerdì. Intanto, si consolidano altre opzioni, come l'e-commerce, con una crescita a tre cifre, e i negozi di vicinato. Un nuovo Report Nielsen fotografa la situazione sulle vendite nella settimana fra lunedì 23 marzo e domenica 29 e come stanno cambiando le abitudini di spesa per l'emergenza legata al Coronavirus: emerge che per quanto riguarda la Gdo l'aumento è del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. E, come nella settimana precedente, è il Nord Est a registrare gli incrementi più alti su base tendenziale: +7,0%, seguito subito dal Sud (+6,3%). Rallentano molto invece sia il Centro Italia (+0,4%) sia il Nord Ovest (+0,1%).

“La Gdo si stabilizza su una crescita moderata durante la terza settimana di quarantena, ma il periodo pasquale, durante il quale non potremo festeggiare come da tradizione, potrebbe causare una contrazione delle vendite - spiega Romolo De Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect In Italia - Al contempo, si consolidano anche i fenomeni di consumo legati al nuovo stile di vita ‘domestico’ e alle restrizioni in termini di mobilità: da un lato continua l’ascesa di prodotti alimentari da dispensa e/o destinati alla preparazione di pietanze ‘homemade’, dall’altro si afferma anche la preferenza per modalità di approvvigionamento più comode, ovvero ecommerce e negozi di vicinato.

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 23 a domenica 29 marzo è stato del +162,1%, in rialzo del 20% p rispetto al trend della settimana precedente.

L'afflusso
Le dinamiche di afflusso ai negozi sono rimaste le stesse della settimana precedente, con trend molto positivi durante i giorni lavorativi. Si accentua perà il calo registrato nel weekend: sabato 28 -28,5% vs. stesso sabato del 2019 e domenica 29 -54,9% vs. stessa domenica del 2019, a parità di superficie distributiva. Il picco positivo si è registrato invece lunedì (+22,9%). A livello di peso sulla settimana, il giorno principale rimane comunque il venerdì, confermando una nuova tendenza iniziata con la quarantena.”Ricordiamo che in condizioni di normalità, il giorno principale in termini di peso sulla spesa settimanale degli italiani è sempre stato il sabato”, è sottolineato nell'indagine.

I prodotti
Le categorie di prodotti maggiormente impattate durante la settimana 13 del 2020 sono sempre legate ai tre “effetti” identificati da Nielsen:

- effetto “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: caffè macinato (+21,4%), conserve rosse (+52,9%), conserve animali (+16,7%), pasta (+19,3%), biscotti (+14,6%); i comparti non alimentari iniziano a registrare trend di crescita più rallentati, invece, si segnalano solo carta casa (+40,5%) e carta igienica (18,6%);

- effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: guanti (+163,3%), detergenti superfici (+36,3%), sapone per le mani solido e liquido (+56,8%), candeggina (+52,9%), alcol denaturato (+100,4%), salviettine umidificate (+24,5%);

- effetto “resto a casa”, sempre in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato, suddiviso in Cuochi a casa, il paniere degli ingredienti base, quindi farine (+212,7%, fatturato triplicato rispetto al 2019), uova di gallina (+5,4%), burro (+85,9%), zucchero (+55,2%), mascarpone (+99,6%), lievito di birra (+226,4%) e margarina (+78%); e Comfort food, il paniere dell’indulgence, quindi creme spalmabili dolci (+72,5%), miele (+67,9%), patatine (+23,5%), pop-corn (+89,8%), olive (+13,6%), merendine (+13,3%), wafer (+9,3%). Continuano anche i trend positivi di vino (+18,5%) e birre alcoliche (+9%).

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