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Formaggi, in crescita l’export di febbraio 2024

Formaggi, in crescita l’export di febbraio 2024

Valore dell’export nel mondo in aumento del +11,7% per i primi due mesi del 2024 rispetto allo scorso anno

Secondo i dati ISTAT, prosegue la crescita dell’export dei formaggi italiani nel mondo. In termini di volumi esportati, il dato cumulato dei mesi di gennaio e febbraio 2024 registra un aumento del +17,1% livello mondiale, del +14,9% a livello UE e del +22,14% a livello extra-UE rispetto al dato dei primi due mesi del 2023, mentre in termini di valore si osserva una crescita, sempre su base annua, del +11,7% nel mondo, del +8,9% a livello UE e del 17,3% a livello extra-UE.

Nei primi due mesi del 2024, la crescita dei volumi esportati a livello mondiale è guidata soprattutto da Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP (+22,7% rispetto a gennaio-febbraio 2023), dai Freschi (+20,9%) e dai Grattugiati (+16,9%). In ripresa le performance dell’Asiago sul mercato globale rispetto agli ultimi mesi, con una variazione su base annua del -0,5%. In termini di valore, si registrano variazioni più contenute rispetto al dato del primo bimestre 2023, a eccezione di Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, che crescono del +18,6%, e dei Freschi (+14,4%); ancora in calo l’Asiago (-4,2%), mentre si segnala un’importante inversione di tendenza per il Gorgonzola (+1,0%).

A livello UE, la Francia si conferma la principale destinazione sia in termini di volume (+10,9% rispetto al primo bimestre 2023) che in termini di valore (+2,5%) anche per i primi due mesi del 2024; in particolare, per il mercato d’oltralpe si segnalano le performance positive dei Grattugiati (+11,3% in termini di volume e +5,6% in termini di valore) e dei Freschi (+113% in termini di volume e +2,9% in termini monetari), mentre rallentano le vendite di Provolone e Asiago. Crescono anche le importazioni verso la Polonia (+27,9% in volume e +22,7% in valore) e per la Germania (+16,9% in volume e +11,9% in valore) trainate, in entrambi i paesi, da Asiago, Freschi, Mozzarella e Grattugiati. In aumento anche l’export in Austria, dove gli acquisti di Provolone e Pecorino contribuiscono a un aumento delle esportazioni complessive del +16,4% in termini di volumi e del +20,0% in termini monetari.

A livello extraeuropeo, si registrano forti aumenti delle esportazioni verso l’America, l’Asia e l’Oceania. In particolare, il mercato americano registra un aumento dei volumi esportati del +33,09% rispetto ai primi due mesi del 2023, mentre i valori crescono del +28,6%. In crescita le esportazioni di tutte le categorie, in particolare dei Grattugiati, che registrano un aumento su base annua del +54,5% in volume e del +52,6% in valore, e di Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, in crescita del +48,7% in termini di volume e del +47,0% in termini monetari. Nel dettaglio, per quanto riguarda gli Stati Uniti, si registrano crescite del 31,2% per i volumi e del 26,5% per i valori esportati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, trainate dalle performance di Grattugiati (+175,0% in termini di volume e +167,7% in termini di valore) e, in seconda battuta, del Provolone (+62,6% in termini di volume e +44,9% in termini di valore). In riferimento all’Asia, Giappone e Cina si confermano i partner principali del continente anche per i primi due mesi del 2024. Il primo registra una crescita del 20,1% su base annua in termini di volume e del 15,6% in termini di valore, guidata anche in questo caso soprattutto dai Grattugiati (+152,5% in termini di volume e +151,6% in termini di valore); l’export verso la Cina, invece, cresce del +39,7% in termini di volume e del +35,8% per i valori rispetto al dato dei primi due mesi del 2023, soprattutto grazie alle performance registrate da Pecorino (+83,0% di volumi e +77,0% di valori). Per gli altri paesi extra-UE, da segnalare una ripresa delle esportazioni, in termini di valore, verso il Regno Unito (+4,6%), dopo il calo in avvio del 2024.

Considerando il solo mese di febbraio, si registra una crescita dei volumi esportati del +17,8% e dei valori del +12,7% nel mondo. Per l’Unione Europea, la variazione è pari al +15,4% in termini di volumi e del +10,6% in termini di valori. In relazione alla variazione del prezzo medio dell’export, si osservano variazioni negative in tutte le categorie, per una media del -4,3% del prezzo al kg.

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