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Formaggi, in crescita l’export di marzo 2024

Formaggi, in crescita l’export di marzo 2024

Valore dell’export nel mondo in aumento del +6,9% per il primo trimestre del 2024 rispetto allo scorso anno

Secondo i dati ISTAT, prosegue la crescita dell’export dei formaggi italiani nel mondo. In termini di volumi esportati, il dato cumulato del primo trimestre 2024 registra un aumento del +12,9% livello mondiale, del +11,8% a livello UE e del +15,46% a livello extra-UE rispetto al dato del primo trimestre del 2023, mentre in termini di valore si osserva una crescita, sempre su base annua, del +6,9% nel mondo, del +5,0% a livello UE e del +10,8% a livello extra-UE.

Nel primo trimestre del 2024, la crescita dei volumi esportati a livello mondiale è guidata soprattutto da Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP (+15,1% rispetto al primo trimestre 2023), dai Freschi (+17,4%) e dal Provolone (+14,5%). In calo le performance dell’Asiago sul mercato globale, con una variazione su base annua del -5,8%. In termini di valore, si registrano variazioni più contenute, a eccezione di Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, che crescono del +9,8%, dei Freschi (+11,9%) e del Provolone (+9,7%); in calo l’Asiago (-8,6%) e il Gorgonzola (-3,4%).

A livello UE, la Francia si conferma la principale destinazione sia in termini di volume (+11,5% rispetto al primo trimestre 2023) che in termini di valore (+3,2%) anche per i primi tre mesi del 2024; in particolare, per il mercato d’oltralpe si segnalano le performance positive di Freschi (+14,5% in termini di volume e +6,6% in termini monetari), Grattugiati (+8,3% in termini di volume e +3,1% in termini di valore) e di Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+5,4% in termini di volume e +4,5% in termini di valore), mentre rallentano le vendite di Provolone e Asiago. Prosegue anche la crescita delle esportazioni verso gli altri principali mercati comunitari, in particolare verso la Polonia (+21,1% in volume e +14,7% in valore) e per la Germania (+11,0% in volume e +4,2% in valore) trainate, in entrambi i paesi, da Asiago, Freschi, Mozzarella e Grattugiati. In aumento anche l’export in Austria, dove gli acquisti di Provolone e Pecorino contribuiscono a un aumento delle esportazioni complessive del +18,1% in termini di volume e del +12,9% in termini monetari.

A livello extraeuropeo, si registrano forti aumenti delle esportazioni verso l’America, l’Asia e l’Oceania. In particolare, il mercato americano registra un aumento dei volumi esportati del +23,39% rispetto al primo trimestre del 2023, mentre i valori crescono del +18,8%. In crescita le esportazioni dei Grattugiati, che registrano un aumento su base annua del +47,1% in volume e del +38,7% in valore, e di Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, in crescita del +31,9% in termini di volume e del +29,1% in termini monetari. Nel dettaglio, per quanto riguarda gli Stati Uniti, si registrano crescite del +21,8% per i volumi e del +17,2% per i valori esportati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, trainate dalle performance di Grattugiati (+109,3% in termini di volume e +88,7% in termini di valore) e, in seconda battuta, di Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+28,3% in termini di volume e +26,1% in termini di valore). In riferimento all’Asia, Giappone e Cina si confermano i partner principali del continente anche per i primi tre mesi del 2024. Il primo registra una crescita del +8,8% su base annua in termini di volume e del +5,3% in termini di valore, guidata anche in questo caso soprattutto dai Grattugiati (+72,8% in termini di volume e +80,9% in termini di valore); l’export verso la Cina, invece, cresce del +44,6% in termini di volume e del +39,8% per i valori rispetto al dato del primo trimestre del 2023, soprattutto grazie alle performance registrate da Gorgonzola (+75,7% di volumi e +31,2% di valori) e Freschi (+48,1% in termini di volume e +49,4% in termini di volume). Per gli altri paesi extra-UE, da segnalare il forte aumento delle esportazioni verso il Canada dopo la tendenza negativa che aveva caratterizzato tutto il 2023 (+35,3% in termini di volumi e +29,8% in termini di valore) e verso la Corea del Sud (+28,2% per i volumi e +31,2% per i valori) mentre, rispetto al primo trimestre 2023, cala leggermente il valore delle esportazioni verso il Regno Unito (-0,2%, a fronte di un aumento del +5,1% dei volumi esportati oltremanica).

Considerando il solo mese di marzo, si registra una crescita dei volumi esportati nel mondo del +6,1%, a fronte di un calo del -0,82% per quanto riguarda i valori, battuta d’arresto riconducibile alla brusca riduzione dell’inflazione. Dinamiche analoghe per il mercato comunitario, dove la variazione è pari al +6,9% in termini di volumi e del -1,2% in termini di valori. In relazione alla variazione del prezzo medio dell’export, si osservano variazioni negative in tutte le categorie, per una media del -6,6% del prezzo al kg.

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