Archivio

Ismea, le tendenze del settore lattiero-caseario nel primo semestre 2024

Ismea, le tendenze del settore lattiero-caseario nel primo semestre 2024

Pubblicato da Ismea il report di aggiornamento sulle tendenze del settore lattiero-caseario nazionale

Il contesto produttivo europeo beneficia del generale rallentamento dei costi degli input (ancora superiori ai livelli pre-Covid) e della stabilizzazione, su alti livelli, dei prezzi del latte alla stalla; questa situazione ha favorito l’incremento dei margini degli allevatori e la ripresa della produzione di latte, che nel periodo gennaio-maggio cresce del +1% su base annua a livello UE-27, nonostante una contrazione del numero di capi del -1,7%. Le produzioni, in particolare, crescono in Polonia (+4,8%), Spagna (+2,3%), Francia (+1,1%) e Germania (+0,3%).

In crescita la produzione comunitaria di formaggi (+4% su base tendenziale per i primi cinque mesi del 2024), che vedono un aumento dell’export soprattutto verso gli USA. In calo la produzione di burro (-2,2% per lo stesso periodo), per il quale le quotazioni registrano un rialzo del +20,1% annuo nel primo semestre del 2024, con effetti negativi sulle esportazioni. In calo anche la produzione europea di latte scremato in polvere, -1,5% nei primi cinque mesi dell’anno, nonostante i prezzi siano scesi del -2,8% nel primo semestre 2024. In calo anche l’export di latte intero in polvere comunitario (-3% nel periodo gennaio-aprile 2024), soprattutto per effetto della domanda cinese in contrazione e della competitività del prodotto neozelandese.

Riprende la produzione di latte anche in Italia: secondo i dati Agea, le consegne del periodo gennaio-maggio 2024 sono in aumento del +1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il prezzo alla stalla rimane sostanzialmente stabile dall’inizio del 2024, per l’effetto opposto dato dalla competizione dei paesi comunitari e dal rialzo conseguente all’aumento delle quotazioni dei principali formaggi. Per il mese di giugno, il prezzo medio pagato agli allevatori italiani si attesta sui 51,6 euro/100 litri (Iva esclusa, senza premi), in calo di meno di 1 euro/100 litri rispetto a giugno 2023 ma di molto superiore in confronto alla media degli ultimi cinque anni (+20%).

 

 

I prezzi dei mezzi correnti impiegati negli allevamenti bovini da latte rimangono su livelli molto elevati, ma proseguono nella flessione in atto dalla scorsa estate. In particolare, in base all’indice Ismea, si registra un calo del -15%, dovuto soprattutto alla contrazione dei prezzi dei mangimi (-22% nel periodo gennaio-giugno) e dei prodotti energetici (-11%).

Dall’inizio del 2024, le quotazioni dei principali prodotti guida del mercato lattiero-caseario nazionale hanno mostrato una crescita progressiva. Nel dettaglio, il Grana Padano stagionato 9 mesi raggiunge una quotazione record di 9,63 euro/kg nel mese di giugno, superando di oltre il 10% il valore dello scorso anno, mentre il Parmigiano Reggiano stagionato 12 mesi supera, sempre a giugno, il prezzo di 11 euro/kg, +7,9% rispetto a giugno 2023. Raddoppia il prezzo del burro, con lo zangolato di creme fresche che supera i 4 euro/kg, mentre la mozzarella vaccina registra una flessione del -5,5% su base annua.

 

 

Volano le esportazioni dei prodotti lattiero-caseari italiani, sulla scia delle performance senza precedenti registrate nel 2023, quando il fatturato estero ha superato i 5,47 miliardi di euro. In generale, i primi quattro mesi del 2024 vedono un aumento del valore delle esportazioni, per tutti i prodotti lattiero-caseari, del +7,2%, e dei volumi del +11,0%, grazie alla rinnovata domanda dei principali partner e alla competitività dei prodotti italiani. A far da traino, formaggi e latticini, per i quali il periodo gennaio-aprile vede un incremento su base annua del +8,4% del valore e del +13,2% del volume delle esportazioni, grazie soprattutto alle performance dei freschi (+14,9% in volume e +8,5% in valore), Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+13% in volume e +9,6% in valore), ma anche dalla crescita dei grattugiati (+11,7% in volume e +6,9% in valore) e del Gorgonzola (+4,9% in volume e -1,5% in valore).

Sul fronte importazioni, si registra un aumento delle entrate di formaggi del +2,1% in volume e del +2,4% in valore nel primo quadrimestre 2024, in particolare freschi e semiduri, anche se a ritmo inferiore rispetto allo scorso anno, mentre calano gli acquisti di burro (-12,5% in volume) e di latte confezionato (-10,2%).

Malgrado il ridimensionamento dell’inflazione, il calo della spesa alimentare registrato nel primo semestre dell’anno nel mercato interno è da attribuire ai minori volumi del carrello della spesa. In particolare, per i lattiero-caseari la spesa si contrae del -2,4% annuo nel primo semestre 2024, per una riduzione dei volumi acquistati del -1,6%. Prosegue il calo degli acquisti di latte fresco (-7,5% su base annua), mentre sale del +3% in volume lo yogurt. In crescita, per quanto riguarda i formaggi, i freschi (+0,7% in volume) e i prodotti spalmabili (+2,7%), mentre scendono gli acquisti di formaggi duri (-0,9%), soprattutto per i prezzi ancora elevati all’ingrosso che si ripercuotono sul commercio al dettaglio.

Nonostante il quadro internazionale caratterizzato dalle forti tensioni geopolitiche si traduca in importanti incertezze sul commercio a breve termine, secondo le stime della Commissione europea, in ambito comunitario c’è stato un generale miglioramento della redditività degli agricoltori, grazie all’attenuarsi dei costi dei mezzi della produzione. Questo quadro dovrebbe portare, per il 2024, a un aumento del +0,4% della produzione di latte, rispetto al 2023, e della produzione di formaggi, grazie a un aumento stimato del +2,5% su base annua delle esportazioni UE, mentre le previsioni indicano che le difficoltà di espansione nel Medio Oriente e nel Nord Africa dovrebbero limitare le esportazioni di latte scremato comunitario.

Sul fronte nazionale, le principali preoccupazioni risiedono nelle conseguenze degli eventi meteorologici estremi sulla produttività delle bovine e sulle rese in campo delle principali colture da foraggio. Per i mesi estivi, si prospetta una revisione al rialzo dei prezzi alla stalla, con una forbice in ampliamento a seconda della destinazione finale del latte, per effetto della crescita dei listini dei formaggi Dop.

Maggiori dettagli nel documento in allegato.

Documenti da scaricare

Milkcoop

via Torino, 146
00184 Roma
Tel. 06-84439391
Fax 06-84439370