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Ricetta veterinaria elettronica, ecco i chiarimenti del ministero

Ricetta veterinaria elettronica, ecco i chiarimenti del ministero

Dopo l’emanazione del decreto che disciplina le modalità applicative della ricetta elettronica veterinaria, In rete e su alcuni organi di stampa sono circolate informazioni confuse sull'utilizzo del nuovo strumento informatico introdotto con una legge nel 2017. Per questo motivo il ministero della Salute è intervenuto per mettere in chiaro alcuni punti

In particolare ha sottolineato che il nuovo sistema di ricetta elettronica (REV) non introduce né nuovi obblighi né adempimenti aggiuntivi, rispetto a quelli già previsti dalla normativa vigente, a carico dei veterinari e degli utenti finali. Anzi, ha aggiunto il ministero, “determinerà una riduzione di obblighi e un notevole risparmio di mezzi impiegati da parte dei fruitori del sistema, grazie alla possibilità di avvalersi di un sistema che permetterà un recupero veloce di informazioni e dei dati raccolti nei sistemi informativi ministeriali”. 

La ricetta veterinaria resta obbligatoria negli stessi casi in cui lo era prima dell’entrata in vigore della prescrizione elettronica. “Quindi - ha puntualizzato il ministero - non vi è alcun motivo per cui con il formato elettronico il numero delle prescrizioni debba aumentare”. 
Un punto particolarmente trattato in alcuni articoli riguarda la possibilità che la ricetta veterinaria elettronica porti un aumento del costo delle spese veterinarie per i possessori di animali. In realtà, ha scritto il ministero, “la ricetta veterinaria elettronica non è in alcun modo correlata all’emissione della fattura elettronica, come è stato scritto da più parti. Pertanto il medico veterinario che prima non si faceva pagare per la semplice emissione di una ricetta cartacea, senza una prestazione clinica, dovrebbe ugualmente non farsi pagare”. Il nuovo sistema, infatti, non va a modificare in alcun modo la gestione fiscale e professionale della prestazione di “prescrizione” da parte del medico veterinario rispetto all’utilizzo della ricetta cartacea. Il sistema consente, anche, al veterinario di indicare sulla ricetta se si tratta di una prescrizione di farmaci necessaria al prosieguo di terapia, alla cura di una malattia cronica o all’adozione di una nuova terapia. 

Il ministero è intervenuto anche con alcune precisazioni riguardo i tempi necessari alla prescrizione elettronica, mettendo in chiaro che il Centro Servizi Nazionale c/o l’IZSAM che gestisce il sistema informatico ha effettuato le verifiche del caso e ha confermato che su un numero di 500.000 ricette emesse dal 1° gennaio 2019, il tempo medio necessario per una prescrizione tramite pc fisso è stato pari a 3 minuti e tramite App è risultato essere anche più veloce (circa 2 minuti). 

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