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Ue, a gennaio commercio agroalimentare in crescita

Ue, a gennaio commercio agroalimentare in crescita

Export oltre i 19 miliardi di euro

In crescita il commercio agroalimentare dell’Unione Europea, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione relativi al mese di gennaio 2025. In particolare, il valore dell’export supera i 19 miliardi di euro, in aumento del +1,5% rispetto a dicembre 2024 e del +4% in confronto a gennaio 2024. In aumento anche le importazioni di prodotti agroalimentari, che registrano un valore pari a 16 miliardi di euro, il 19% in più su base tendenziale. Di conseguenza, la bilancia commerciale del mese di gennaio registra un surplus di 3 miliardi di euro.

 

Export

I preparati di cereali si confermano, per gennaio 2025, la principale categoria di prodotti esportati, con il 10% del totale del valore delle esportazioni, seguiti dai lattiero-caseari con una quota dell’8,5%, mentre le preparazioni miste e i vini contano, ciascuna, per oltre il 6% del valore dell’export agroalimentare comunitario. Nel confronto con il mese di gennaio 2024, forte crescita per la categoria caffè, tè, cacao e spezie, con un aumento del valore dell’export del +55% su base tendenziale, e per la confetteria e cioccolato, +18% su base annua, per effetto soprattutto degli aumenti di prezzo di cacao e caffè. Buona performance anche dei lattiero-caseari, che registrano una crescita del +8% in confronto allo scorso anno.

Tra i principali partner, il Regno Unito si conferma la prima destinazione dei prodotti agroalimentari UE, assorbendo il 23% del valore delle esportazioni comunitarie. Al secondo posto gli Stati Uniti, con una quota del 13%, con importazioni dall’UE in crescita del +10% rispetto al valore del gennaio dello scorso anno. Forte crescita anche per la Svizzera, +16% su base annua, che raggiunge il terzo posto superando la Cina, anche a causa del calo del -13% delle importazioni di quest’ultima dall’Europa nell’ultimo anno.

 

Import

Caffè, tè, cacao e spezie rappresentano ancora la principale categoria di prodotti agroalimentari importati nell’Unione Europea in termini monetari, con una quota del 22% del totale dei valori importati a gennaio. Questa tipologia di prodotti, in particolare, ha registrato un aumento delle importazioni in valore del +66% rispetto allo scorso anno, per effetto degli aumenti di prezzo. Crescita importante delle importazioni di frutta e noci, con un aumento del +23% dei valori acquistati su base tendenziale, per una quota complessiva del 14% delle importazioni agroalimentari comunitarie, anche in questo caso in seguito alla crescita dei prezzi. Scende, del 10%, il valore delle importazioni di semi oleosi e colture proteiche, che si conferma comunque al terzo posto tra i principali prodotti importati.

Il mese di gennaio 2025 vede gli Stati Uniti come principale paese d’origine dei prodotti agroalimentari acquistati dall’Unione Europea, con una quota dell’8,5% del totale del valore delle importazioni, in aumento del +21% su base tendenziale, una dinamica che ha portato il Regno Unito a scivolare al secondo posto della graduatoria, nonostante una crescita del +5% in confronto allo scorso anno. A seguire, Ucraina, Brasile e Costa d’Avorio, che nell’ultimo anno ha registrato una crescita del +77% per valore di prodotti esportati verso l’UE, per effetto degli alti prezzi del cacao, una dinamica che ha portato anche all’aumento del valore delle importazioni dal Ghana del +153%. Notevole anche l’aumento delle importazioni dal Canada (+65%), a causa dell’import di oleaginose e colture proteiche, mentre scende il valore degli acquisti da Brasile, Ucraina e Russia.

Per maggiori dettagli è possibile consultare il report in allegato.

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