Valore dell’export a 19,6 miliardi
Pubblicati dalla Commissione Europea i dati sul commercio agroalimentare dell’Unione aggiornati a settembre 2024. Il quadro mostra un aumento degli scambi rispetto al mese precedente, con le esportazioni che registrano un valore di 19,6 miliardi di euro, in rialzo del +5% rispetto ad agosto e del +3% nel confronto con settembre 2023. Stabile, rispetto al mese precedente, il valore delle importazioni, per 13,6 miliardi di euro complessivi, superiori però del +11% rispetto al valore registrato nel settembre 2023. La bilancia commerciale degli scambi agroalimentari per il mese di settembre registra, di conseguenza, un surplus pari a 6 miliardi di euro, in aumento del +15% rispetto al mese di agosto ma in calo del -10% in confronto a settembre 2023.
Export
Il solo mese di settembre 2024 ha registrato un valore di esportazioni agroalimentari comunitarie pari a 19,6 miliardi di euro, in aumento del +5% su base mensile e del +3% su base annua. Il dato cumulato dei primi nove mesi del 2024 vede un valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati pari a 175,5 miliardi di euro, +2% in confronto allo stesso periodo del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, prosegue la crescita del valore delle esportazioni di olive e olio d’oliva, con i primi nove mesi del 2024 che segnano un +54% rispetto allo stesso periodo del 2023, a causa soprattutto dell’aumento dei prezzi. In crescita del +29% in confronto al periodo gennaio-settembre del 2023 anche il valore delle esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie, mentre zucchero e isoglucosio crescono del +136% in confronto allo scorso anno. I cereali vedono, per i primi nove mesi del 2024, un calo del -15% del valore delle esportazioni su base tendenziale, a causa soprattutto del calo dei prezzi e dei volumi di mais in uscita (-28%), mentre crescono i volumi di vendita di grano (+6%). In calo, sempre rispetto al periodo gennaio-settembre 2023, il valore delle esportazioni di oli vegetali (-33%). Il Regno Unito si conferma la principale destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Unione Europea. Con un tasso di crescita del +3% su base tendenziale, per i primi nove mesi del 2024 il mercato d’oltremanica assorbe il 23% del valore delle esportazioni agroalimentari UE. Il mercato che nei primi nove mesi del 2024 ha registrato la maggiore crescita, in termini di valore delle esportazioni agroalimentari dall’Unione Europea, è quello degli Stati Uniti, dove il valore dell’export è aumentato di 2,2 miliardi di euro, in rialzo del +11% rispetto allo scorso anno, grazie all’aumento di acquisti di molti prodotti, tra i quali spiccano olive e olio d’oliva. Gli Stati Uniti si confermano così al secondo posto tra i principali partner UE, assorbendo il 12% del valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie. Al terzo posto la Cina (6% delle esportazioni agroalimentari UE), nonostante il calo del -8% su base annua, dovuto alla riduzione delle importazioni di carne suina, prodotti lattiero-caseari e cereali europei. Da segnalare anche l’importante aumento delle esportazioni verso il Messico (+17% rispetto allo stesso periodo del 2023), grazie a olive e olio di oliva, tabacco e oli vegetali, mentre prosegue il calo dell’export verso la Russia (-11%), per effetto delle minori importazioni di molte categorie di prodotti comunitari, soprattutto vini e liquori.
Import
Le importazioni agroalimentari nell’Unione hanno registrato, nel mese di settembre 2024, un valore di 13,6 miliardi di euro, sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente ma in aumento del +11% in confronto a settembre 2023. Considerando il dato cumulato dei primi nove mesi 2024, le importazioni comunitarie hanno raggiunto un valore di 124,9 miliardi di euro, +4% rispetto al dato del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, il confronto tra gennaio-settembre 2024 e lo stesso periodo del 2023 vede una crescita del valore delle importazioni di caffè, tè, cacao e spezie del +36%, dovuta ai prezzi più elevati del cacao; cresce anche l’import di frutta e noci (+8% in termini monetari) e di olive e olio di oliva (+75% su base annua) per effetto sia dei volumi che dei prezzi in aumento. D’altra parte, si osservano cali per i cereali (-20% in termini di valore) e per oleaginose e colture proteiche (-12%). La Costa d’Avorio è il paese che registra, ancora una volta, la maggiore crescita in termini assoluti di valori di produzioni agroalimentari importate in Unione Europea, con un aumento del +57% del dato relativo ai primi nove mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita è guidata soprattutto dal cacao e dai suoi prezzi in continuo aumento. In crescita su base annua, per il periodo gennaio-settembre 2024, anche gli acquisti in termini monetari da Nigeria (+150%), sempre per lo stesso prodotto, e da Ucraina (+10%), grazie soprattutto a semi oleosi, in particolare colza. D’altra parte, prosegue il forte calo delle importazioni di prodotti agroalimentari dall’Australia (-36% per i primi nove mesi del 2024 su base annua), a causa di una contrazione delle importazioni di colza e, in misura minore, dal Brasile (-4%, soprattutto per effetto del minore import di cereali, sia in termini di volume che di valore).
Maggiori dettagli nel report della Commissione Europea in allegato.