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UE, commercio agroalimentare in crescita nel primo semestre

UE, commercio agroalimentare in crescita nel primo semestre

Valore dell’export a 116,4 miliardi

Pubblicati dalla Commissione Europea i dati sul commercio agroalimentare dell’Unione aggiornati a giugno 2024. Nel solo mese di giugno, le esportazioni agroalimentari hanno registrato un valore pari a 18,9 miliardi di euro, in calo del -5% rispetto al mese di maggio e del -4% in confronto a giugno 2023. In contrazione anche il valore delle importazioni che, per un valore complessivo di 13,0 miliardi di euro, segnano un calo del -12% su base mensile e del -1% su base annua. Di conseguenza, il surplus della bilancia commerciale migliora del +15% rispetto a maggio e peggiora del -10% rispetto a giugno 2023.

Per quanto riguarda il primo semestre dell’anno, il saldo della bilancia commerciale segna un valore di 33,7 miliardi di euro, in crescita di 1,5 miliardi rispetto al primo semestre del 2023. In particolare, le esportazioni aggregate dei primi sei mesi dell’anno ammontano a 116,4 miliardi di euro, +1% su base tendenziale, mentre rimangono stabili le importazioni, per un valore di 82,7 miliardi di euro.

 

Export

Il solo mese di giugno 2024 ha registrato un valore di esportazioni agroalimentari comunitarie pari a 18,9 miliardi di euro, -5% su base mensile e -4% su base annua. Il dato cumulato del primo semestre del 2024 vede un valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati pari a 116,4 miliardi di euro, +1% in confronto allo stesso periodo del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, prosegue la crescita del valore delle esportazioni di olive e olio d’oliva, con il primo semestre del 2024 che segna un +58% rispetto allo stesso periodo del 2023, a causa soprattutto dell’aumento dei prezzi. In crescita del +20% in confronto al periodo gennaio-giugno del 2023 anche il valore delle esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie, mentre zucchero e isoglucosio crescono del +146% in confronto allo scorso anno. I cereali vedono, per i primi sei mesi del 2024, un calo del -14% del valore delle esportazioni su base tendenziale, a causa soprattutto della contrazione dei prezzi (-20% in media), mentre i volumi in uscita sono aumentati per il grano (+18%) e calati per il mais (-32%). In calo, sempre rispetto al primo semestre 2023, il valore delle esportazioni di oli vegetali (-36%) e di vino (-6%), a causa del calo sia dei prezzi che dei volumi venduti. Il Regno Unito si conferma la principale destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Unione Europea. Con un tasso di crescita del +2% su base tendenziale, per il primo semestre del 2024 il mercato d’oltremanica assorbe il 22% del valore delle esportazioni agroalimentari UE. Il mercato che nel primo semestre del 2024 ha registrato la maggior crescita, in termini di valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie, è quello degli Stati Uniti, dove il valore dell’export è aumentato di 1 miliardo di euro, un rialzo del +8% rispetto allo scorso anno, soprattutto grazie all’aumento di acquisti di olive e olio d’oliva. Gli Stati Uniti si confermano così al secondo posto tra i principali partner UE, contando per il 12% del valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie. Al terzo posto la Cina (6% delle esportazioni agroalimentari UE), nonostante il calo del -9% su base annua, dovuto alla riduzione delle importazioni di carne suina, prodotti lattiero-caseari e preparati di cereali europei. Da segnalare anche un’importante crescita delle esportazioni europee verso Brasile (+18% su base tendenziale) e Libano (+60%), mentre prosegue il calo degli acquisti russi (-15%).

 

Import

Le importazioni agroalimentari nell’Unione hanno registrato, nel mese di giugno 2024, un valore di 13,0 miliardi di euro, in calo del -12% su base congiunturale e del -1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Considerando il dato cumulato del primo semestre 2024, le importazioni comunitarie hanno raggiunto un valore di 82,7 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al dato del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, il confronto tra i primi sei mesi del 2024 e lo stesso periodo del 2023 vede una crescita del valore delle importazioni di caffè, tè, cacao e spezie del +27%, dovuta ai prezzi più elevati del cacao; cresce anche l’import di frutta e noci (+7% in termini monetari) e di olive e olio di oliva (+132% su base annua) per effetto sia di volumi che di prezzi in aumento. D’altra parte, si osservano cali per i cereali (-26% in termini di valore) e per oleaginose e colture proteiche (-18%). Il Brasile si conferma il principale importatore di prodotti agroalimentari in Unione Europea, con una quota dell’11% delle importazioni totali. La Costa d’Avorio, d’altra parte, è il paese che registra la maggiore crescita in termini assoluti di valori di produzioni agroalimentari importate in Unione Europea, con un aumento di 951 milioni di euro (+46%) del dato relativo al primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita è guidata soprattutto dal cacao e dai suoi prezzi in continuo aumento. In crescita su base annua, per i primi sei mesi del 2024, anche gli acquisti in termini monetari da Nigeria (+132%) e Tunisia (+107%), grazie soprattutto a olio d’oliva. D’altra parte, prosegue il forte calo delle importazioni di prodotti agroalimentari dall’Australia (-46% per i primi sei mesi del 2024 su base annua), a causa di una contrazione delle importazioni di colza. In calo anche l’import da Indonesia (-17%, soprattutto per olio di palma) e Canada (-28%, in particolare a causa dei ridotti acquisti di cereali).

Maggiori dettagli nel report della Commissione Europea in allegato.

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