“Il glifosato non è cancerogeno”. L’EPA (Environmental Protection Agency – Agenzia governativa statunitense per la protezione ambientale) con un nuovo parere ribadisce la sua posizione sul glifosato, il diserbante più usato negli Stati Uniti. "L'EPA ha concluso che non ci sono rischi per la salute umana quando il glifosato è usato secondo le indicazioni in etichetta e che non è cancerogeno", ha detto l'agenzia in un comunicato.
Gli agricoltori usano il glifosato sui campi di soia e su altre colture. Ed è la sostanza principale del Roundup della Bayer AG, utilizzato anche sui prati e sui campi da golf. Molte persone che hanno usato quel prodotto hanno deciso di intentare causa alla Bayer, sostenendo che il glifosato sia responsabile del cancro. La sentenza dell'EPA potrebbe aiutare a sostenere il caso della Bayer, che ha acquistato il Roundup maker Monsanto per 63 miliardi di dollari nel 2018.
"Gli erbicidi a base di glifosato sono uno dei prodotti più studiati nel loro genere, e questo è uno dei motivi principali per cui gli agricoltori di tutto il mondo continuano ad affidarsi a questi prodotti", ha dichiarato Liam Condon, presidente globale della Bayer per la scienza delle colture.
La Bayer ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con gli avvocati dei querelanti per rinviare un processo con la giuria del Missouri per le accuse. Ma la polemica è aperta: "La preoccupante fedeltà di questa amministrazione alla Bayer/Monsanto e all'industria dei pesticidi non cambia il mondo delle ricerche condotte da scienziati di spicco che hanno trovato legami preoccupanti tra glifosato e il cancro", ha detto Lori Ann Burd, direttore della salute ambientale del Center for Biological Diversity.
La Bayer ha dichiarato di aver raggiungo un accordo con gli avvocati dei querelanti per rinviare un processo con la giuria del Missouri. Intanto, il quotidiano tedesco Handelsblatt riferisce che l’azienda sta considerando di fermare le vendite di glifosato ai cittadini che lo applicano nei loro giardini, un punto che potrebbe essere parte dell’accordo con i querelanti.