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AGRIMERCATI - II trimestre 2022, pubblicato report ISMEA

AGRIMERCATI - II trimestre 2022, pubblicato report ISMEA

mercato del latte fortemente orientato al rialzo, cali produttivi, ma domanda mondiale ancora abbastanza vivace

Contesto economico mondiale - nel secondo trimestre del 2022 il rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime agricole è proseguito, anche se a ritmi più contenuti. Si sono verificate anche delle interruzioni delle catene di approvvigionamento globali derivanti da una parte dal conflitto bellico Russia-Ucraina, e dall'altra agli effetti del lockdown verificatosi in Cina, in risposta a nuove ondate pandemiche. Conseguenza sono le ulteriori pressioni inflazionistiche, soprattutto nei paesi avanzati. In questo contesto, si prevede che l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie avrà effetti depressivi sulla domanda e quindi sulla crescita della ricchezza globale nei mesi a venire. Ciononostante, nel secondo trimestre del 2022 la dinamica dell’economia dell’area Euro è stata comunque positiva (+0,7% in termini congiunturali) spinta dall’andamento favorevole dei servizi e in particolare delle attività legate al turismo.

L’agroalimentare italiano - nel secondo trimestre del 2022 il valore aggiunto del settore agricolo ha registrato un lieve calo su base annua (-0,7%), mentre l’indice della produzione industriale del settore alimentare è aumentato dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nel secondo trimestre del 2022 è proseguita la tendenza espansionistica dei prezzi sia dei prodotti agricoli nazionali (+24,9% su base annua) sia dei mezzi correnti di produzione (+24,5%), con quest’ultimo dato riconducibile soprattutto ai listini dei prodotti energetici (+81,5%), dei concimi (+46,2%), dei servizi agricoli come il contoterzismo (+43,5%) e dei mangimi (+27,6%).

I consumi domestici - nel primo semestre 2022 la spesa per i consumi domestici è tornata a superare quella dello stesso periodo dello scorso anno (+1,7%), confermandosi su livelli superiori anche a quelli del 2020 (+1,5%), sebbene questo nuovo incremento sia legato principalmente all’aumento dei prezzi medi, più che a una crescita della domanda. L’inflazione, associata a un minor potere di acquisto delle famiglie, ha impattato principalmente sul consumo di prodotti che partivano già da un elevato livello di prezzo, quali formaggi e salumi (soprattutto DOP) e prodotti ittici.

Focus Lattiero caseari - Il mercato mondiale del latte continua a essere fortemente orientato al rialzo, con i prezzi del latte che hanno raggiunto i livelli più alti di sempre in tutti i principali bacini produttivi e non mostrano segnali di cedimento. Nel mese di giugno 2022 il prezzo alla stalla ha raggiunto i 49,4 euro/quintale nell’UE avviandosi a superare la soglia di 50 euro/quintale nel corso dell’estate. In questo contesto, la produzione di latte è in diminuzione in quasi tutti i bacini eccedentari, con la sola eccezione della Nuova Zelanda. La scarsa offerta di latte sta avendo un impatto significativo anche sulla disponibilità di prodotti trasformati, considerando il calo della produzione comunitaria di burro (-2,6% nel periodo gennaio-giugno 2022), di latte scremato in polvere (-3,8%), latte intero in polvere (-3,2%) e formaggi (-1,0%), con conseguenze negative sulle esportazioni UE verso i Paesi Terzi e un’ulteriore spinta al rialzo dei prezzi di tutte le commodity casearie. La domanda mondiale è ancora abbastanza vivace, anche se alcuni importatori - Cina in particolare – hanno cominciano a rinunciare agli acquisti, diventati troppo cari, restando in attesa di un cambio di rotta del mercato nei prossimi mesi. In Italia, dopo il +3,3% realizzato nel 2021, gli allevatori hanno rallentato la produzione sia per contenere le perdite ma anche per far fronte alle difficoltà di approvvigionamento dei mangimi e le consegne del primo semestre 2022 hanno fatto registrare un timido +0,6%. La minore disponibilità di latte a livello nazionale, ma anche da parte dei principali fornitori comunitari, ha spinto ulteriormente al rialzo i prezzi alla stalla che nel mese di giugno hanno mediamente raggiunto il livello di 49,5 euro/100 litri (+32% su base tendenziale). Per quanto riguarda i principali prodotti trasformati, nel secondo trimestre 2022 si registrano ulteriori balzi in avanti dei listini, in particolare per il Grana Padano (+22% rispetto al secondo trimestre 2021), i prodotti freschi (+20% per la mozzarella vaccina) e le materie grasse (+164% per il burro zangolato). Trend in crescita anche per tutte le principali categorie di prodotto esportate, soprattutto sul fronte degli incassi favoriti da elevati prezzi medi all’export (formaggi freschi +32,0% in valore e +17,5% in volume; Grana Padano e Parmigiano +11,9% in valore e +9,7% in volume; grattugiati +22,5% in valore e +16,3% in volume; Gorgonzola +14,7% in valore e +7,8% in volume).

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