Arla Foods, cooperativa internazionale che conta più di 7.600 soci tra Danimarca, Svezia, Regno Unito, Germania, Belgio, Lussemburgo e Olanda, lo scorso 10 novembre ha annunciato l’aggiornamento dell suo piano per il monitoraggio degli obiettivi di sostenibilità.
A partire dalle linee guida "SBTi - FLAG" (per info: Forests, Land and Agriculture - Science Based Targets Initiative) che rappresentano uno standard internazionale per guidare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi climatici e in particolare nella riduzione delle emissioni, Arla Foods ha sviluppato uno specifico Piano di Azione specifico per migliorare la gestione dei processi di filiera in chiave di sostenibilità.
In particolare, l'aggiornamento annunciato riguarda alcune specifiche aree all'interno del cosiddetto Scope 3 (cioè la valutazione delle emissioni indireatte a monte e a valle della filiera). Sono infatti stati inseriti due ulteriori target:
- -30,3% di CO₂e di emissioni derivanti dalla produzione di latte e da quella del siero di provenienza esterna, nel periodo 2020 - 2030;
- entro il 2029, l’82,6% dei fornitori dovrà avere un sistema "SBTi" con target specifici di sostenibilità per tutte le fasi della sua filiera ( acquisto di beni e servizi, investimenti, accesso al capitale, gestione dei trasporti e della distribuzione, ecc.
"L'allineamento del nostro piano con il sistema FLAG riflette il nostro impegno a perseguire i più recenti obiettivi di settore secondo un approccio science-based". L'aggiornamento rafforza la credibilità della nostra ambizione di andare verso una produzione lattiero-casearia più resiliente e sostenibile, che contribuisca a nutrire una popolazione in crescita", ha commentato così l'annuncio Hanne Søndergaard, vicepresidente esecutivo della divisione Agricoltura, Sostenibilità e Comunicazione di Arla Foods.