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Cereali e semi oleosi, lo stato del commercio globale a febbraio 2024

Cereali e semi oleosi, lo stato del commercio globale a febbraio 2024

Pubblicato dall'USDA il report di aggiornamento sul commercio globale di cereali e semi oleosi per febbraio 2024

Secondo l'ultimo aggiornamento pubblicato dall'USDA (U.S. Department of Agriculture) a febbraio 2024, il commercio globale di frumento è in crescita rispetto a gennaio 2024, mentre calano gli scambi di mais e semi oleosi, in particolare dei derivati della soia.

Di seguito i dettagli delle principali commodities.

 

Frumento

La produzione e il commercio globali sono previsti in aumento per febbraio 2024, anche se rimangono al di sotto dei volumi dello scorso anno. In particolare, si stima un aumento di produzione per Iraq e Argentina. Crescono le importazioni, grazie soprattutto ad aumenti che riguardano Unione Europea, Pakistan e Argentina, in grado di compensare il ridotto import cinese. In crescita anche l’export da Ucraina, Argentina, Australia e Turchia, mentre calano le esportazioni da Regno Unito e India. In aumento il consumo globale, guidato soprattutto dalle maggiori richieste dei settori food, industriale e delle sementi, che compensano il calo dell’uso zootecnico. In calo le scorte, a livelli minimi dal 2015/16.

Le quote dei principali esportatori mondiali sono in calo rispetto a gennaio 2024. L’aumento dei carichi in uscita dai porti russi e, di conseguenza, dei traffici nel Mar Nero, ha comportato un calo delle quote russe di 20$/ton e, per effetti di competizione, un calo di 13$/ton per le quote europee. In calo anche il valore delle quote australiane, canadesi e argentine, mentre crescono di 1$/ton le quote USA.

Sul fronte indiano, nel mese di gennaio 2024 le scorte finali hanno raggiunto il minimo dal 2017 e, per la fine dell’anno commerciale 2023/24 (aprile 2024), si prevede che raggiungano il livello più basso degli ultimi 15 anni. Le politiche indiane di restrizione alle importazioni perseguite negli ultimi anni, in aggiunta alle vendite sul mercato internazionale per controllare l’inflazione che ha colpito, in modo particolare, i prezzi dei cereali, hanno portato a una forte riduzione delle scorte, le quali si attestano ora poco al di sopra del livello minimo individuato dal governo. Nonostante l’India sia il terzo produttore e consumatore mondiale di frumento, le politiche commerciali attuate dal governo negli ultimi anni, tra cui il divieto alle esportazioni stabilito in seguito al cattivo raccolto del 2022/23, hanno reso l’India un player marginale sul mercato mondiale di frumento. Di recente, tuttavia, l’alto livello dei prezzi ha portato all’ingresso di prodotti da Australia, Unione Europea e Canada.

 

Mais

La produzione globale di mais è prevista in calo per febbraio 2024, specialmente a causa di un calo produttivo del Brasile. In calo anche il commercio globale, dove i maggiori export da Argentina, Ucraina e Pakistan non compensano completamente le ridotte esportazioni da Brasile, India e Serbia. In calo anche il volume delle importazioni, a causa di riduzioni da parte di Bangladesh e Unione Europea.

Negative le variazioni tendenziali dei prezzi all’esportazione del mais per Argentina, Brasile, Ucraina e Stati Uniti, con una riduzione di oltre il 30% per tutti questi paesi. Negative anche le variazioni congiunturali: in particolare, il calo di 20$/ton rispetto al mese precedente per il mais argentino, che si attesta su un valore di 200 $/ton, è dovuto a un aumento della produzione, mentre, per il mais statunitense, le maggiori esportazioni hanno portato a un calo di 14$/ton rispetto a gennaio 2024, per un valore di 198 $/ton a febbraio 2024. Riguardo al mais brasiliano, il calo di 24$/ton è spiegato da una domanda inferiore a causa di una riduzione stagionale del prodotto destinato all’esportazione, portando il prezzo a 206 $/ton. Infine, torna disponibile la quotazione per il mais ucraino, che si attesta su un prezzo all’esportazione di 173$/ton, del 35% inferiore al valore di febbraio 2023 (253$/ton).

Semi oleosi

La produzione globale di semi oleosi è prevista in calo per febbraio 2024, a causa di grosse riduzioni produttive per quanto riguarda i semi di soia in Brasile e i semi di girasole in Cina, non compensate da aumenti produttivi per la soia boliviana e per la colza indiana. Il mercato globale è anch’esso in leggero calo, a causa di una riduzione degli export di soia dagli Stati Uniti e nonostante un aumento delle esportazioni di soia brasiliana. In crescita le scorte a causa di aumenti nelle scorte di soia USA, brasiliane e nelle scorte di colza australiane. Cresce anche l’export globale di farine, soprattutto per maggiori volumi di esportazione di farine di soia e di colza dall’India. Il calo delle esportazioni di olio di palma dalla Malaysia porta a una riduzione del commercio mondiale di olio vegetale.

Prosegue il calo dei prezzi all’esportazione della soia, sia per l’Argentina che per il Brasile e gli Stati Uniti, così come dei prezzi all’esportazione della farina e dell’olio di semi di soia. In particolare, l’olio di soia argentino e brasiliano è scambiato ai minimi degli ultimi tre anni. Al contrario, crescono i prezzi dell’olio di palma, soprattutto per via di un calo stagionale nella produzione della Malaysia, così come dell’olio di semi di girasole in uscita dal Mar Nero.

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