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Cereali e semi oleosi, lo stato del commercio globale a febbraio 2025

Cereali e semi oleosi, lo stato del commercio globale a febbraio 2025

Pubblicato dall’USDA il report di aggiornamento sul commercio globale di cereali e semi oleosi per febbraio 2025

L’ultimo aggiornamento pubblicato dall'USDA (U.S. Department of Agriculture) a febbraio 2025, rivede al ribasso, per la campagna 2024/25, il commercio globale di frumento e mais, stabili gli scambi di semi oleosi.

Di seguito i dettagli delle principali commodities.

 

Frumento

  • Produzione: in crescita le stime riguardanti il raccolto globale di frumento, grazie ad aumenti previsti in Kazakhstan.
  • Consumi: previsioni al rialzo, per effetto dell’aumento dell’utilizzo da parte del settore mangimistico e residuale.
  • Scorte: stime al ribasso, in particolare per gli stock in Cina.
  • Commercio: in calo le previsioni relative al volume degli scambi, per effetto di minori importazioni da parte di Unione Europea, Cina e Turchia e una riduzione dell’export di frumento da Russia, Ucraina, Unione Europea, Messico e Turchia.
  • Prezzi: in crescita, rispetto a gennaio, le quotazioni dei principali esportatori di frumento sul mercato globale. Il rialzo principale riguarda il prezzo del prodotto USA, in aumento di 16 $/ton per una quotazione di 268 $/ton. A seguire, in crescita di 5 $/ton le quotazioni dei prodotti canadesi e australiano, che si attestano su valori, rispettivamente, di 272 $/ton e 267 $/ton. Aumenti di 4 $/ton, invece, sia per il frumento russo che per quello argentino, che registrano rispettivamente prezzi pari a 243 $/ton e 233 $/ton. Sostanzialmente invariata la quotazione del prodotto europeo, che registra un prezzo di 244 $/ton.

 

Mais

  • Produzione: in calo le stime riguardanti il raccolto globale, a causa di una riduzione prevista in Argentina e Brasile.
  • Commercio: in ribasso anche le stime sui volumi scambiati, per effetto di una riduzione dei volumi esportati da Brasile, Ucraina e Moldavia, non compensati da aumenti delle quantità di prodotto in uscita da Myanmar e Kazakhstan. In calo anche le importazioni in Cina e Bangladesh, non compensati da aumenti degli acquisti da parte di Vietnam, Cile e Sudafrica.
  • Prezzi: in rialzo, nell’ultimo mese, le quotazioni del prodotto dei principali esportatori mondiali. In particolare, la forte domanda per il prodotto statunitense, accompagnata a una revisione al ribasso delle produzioni dello scorso mese, porta a un incremento di 11 $/ton delle quote USA, che si attestano sui 226 $/ton. Le previsioni in calo del raccolto in Argentina e Brasile portano a un aumento delle quotazioni del prodotto dei due paesi sudamericani: in particolare, si registra un rialzo di 18 $/ton per il mais argentino, che raggiunge i 232 $/ton, mentre sale di 18 $/ton la quotazione del prodotto brasiliano, per un prezzo di 244 $/ton. In crescita, di 9 $/ton, il prezzo del mais ucraino, che raggiunge i 227 $/ton.

 

 

Semi oleosi

  • Produzione: in ribasso, di 2,7 milioni di tonnellate in confronto al mese scorso, le stime relative alla produzione globale, per un volume complessivo pari a 677,7 milioni di tonnellate, per effetto di riduzioni previste per la soia di Argentina e Paraguay, non compensate da aumenti della produzione di semi di cotone in Cina e di girasole in Kazakhstan. Frantumazione globale in crescita di 600mila tonnellate, per un volume di 561,3 milioni di tonnellate, per effetto soprattutto di un maggiore utilizzo di soia in Brasile, che compensa la riduzione in Paraguay.
  • Commercio: previsioni stabili per gli scambi che, secondo le stime, si attesteranno sulle 207,3 milioni di tonnellate. In aumento le previsioni relative all’export di colza USA, mentre sono rivisti al ribasso i volumi esportati di semi di girasole dall’Argentina. In rialzo, invece, il commercio di farine, con le stime in crescita di 700.000 tonnellate per un totale di 108,1 milioni di tonnellate, grazie all’aumento delle stime relative all’export di soia brasiliana, nonostante la riduzione che riguarda la farina di colza paraguayana.
  • Scorte: scorte finali riviste al ribasso di 4,3 milioni di tonnellate rispetto allo scorso mese, per un volume complessivo pari a 144,0 milioni di tonnellate, per effetto dei cali riguardanti la soia di Argentina e Brasile e i semi di girasole argentini.
  • Prezzi: rispetto all’ultimo mese, in aumento i prezzi all’esportazione della soia argentina, brasiliana e statunitense. In particolare, la siccità che ha colpito l’Argentina ha portato ad abbassare le aspettative di produzione, con effetti sull’aumento dei prezzi, nonostante l’annuncio del governo di una riduzione delle tariffe all’export della soia. In aumento, allo stesso modo, i prezzi dell’olio di soia a livello globale, con il prezzo del prodotto statunitense in crescita come sostituto dell’olio di palma. In particolare, scendono le quotazioni dell’olio di palma di Malesia e Indonesia, a causa dell’indebolimento della domanda.

 

 

Per maggiori dettagli, è possibili consultare i report in allegato.

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