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Cereali, in calo il commercio globale

Cereali, in calo il commercio globale

Pubblicato dall'USDA il report di aggiornamento sul commercio globale di cereali e semi oleosi

Secondo l'ultimo aggiornamento pubblicato dall'USDA (U.S. Department of Agriculture) pubblicato a gennaio 2024, il commercio globale di cereali e semi oleosi ha registrato un rallentamento negli ultimi mesi, sono invece in leggera crescita gli scambi di semi oleosi.

Infatti, negli ultimi mesi, il commercio mondiale delle materie prime ha subito le conseguenze del rallentamento dei traffici nei canali di Panama e di Suez. La riduzione del traffico giornaliero stabilita dall’Autorità del Canale di Panama a causa del basso livello delle acque conseguente alla prolungata siccità e l’intensificazione degli attacchi Houthi nelle acque del Mar Rosso hanno comportato un innalzamento dei costi e dei tempi di trasporto, con importanti ripercussioni sul commercio delle materie prime. Il Baltic Dry Index, un indice dell’andamento dei costi del traporto marittimo, ha registrato un forte aumento agli inizi dello scorso dicembre, poco dopo l’inizio degli attacchi Houthi. Ciononostante, il commercio cerealicolo globale rimane robusto, seppur con cambiamenti rilevanti lungo le principali rotte di scambio delle varie commodities.

Di seguito i dettagli delle principali commodities.

Frumento

La produzione globale è prevista in crescita per gennaio 2024, mentre il commercio mondiale è atteso in calo rispetto allo scorso anno, a causa di cali delle forniture da parte di Australia, Canada e Ucraina. In aumento l’export dalla Russia, che si attesterà, con un nuovo record di 51 milioni di tonnellate, come il maggior esportatore globale di grano per il quarto anno consecutivo, guidato soprattutto dall’espansione delle esportazioni verso il Brasile e il Messico. In crescita le esportazioni dall’Ucraina su base mensile, dirette soprattutto verso l’Unione Europea, anche se in calo del 22% su base annuale. In crescita su base mensile le importazioni all’interno dell’Unione Europea, guidate soprattutto dal grano ucraino, anche se in calo su base annuale.

Le quote dei maggiori esportatori restano sostanzialmente invariate rispetto a dicembre 2023, con la maggiore variazione che riguarda un calo di 9$/ton per gli Stati Uniti.

Mais

La produzione globale è prevista in crescita per gennaio 2024, guidata soprattutto dai raccolti di Stati Uniti, Cina, India e Paraguay. Il commercio è invece previsto in calo a causa di export inferiori da Brasile e India, non compensati da un aumento dell’export turco. In calo anche gli import, a causa di riduzioni nel volume delle importazioni da parte di Unione Europea, Vietnam e Bangladesh, non compensati da aumenti per Iran, Iraq, Turchia e Filippine.

 

Semi oleosi

La produzione globale di semi oleosi è prevista in calo per gennaio 2024, a causa di grosse riduzioni produttive per quanto riguarda i semi di soia in Brasile e di semi di girasole in Argentina, Unione Europea e Russia, non compensate da aumenti produttivi per la soia argentina e statunitense. Il mercato globale è invece in leggera crescita, guidato da aumenti dell’export di soia dalla Russia e dal Paraguay, che compensano i minori export di semi di girasole dalla Russia. In calo le scorte a causa di grosse riduzioni nelle scorte di soia brasiliane e indiane. In calo anche la produzione globale di farine, ma gli export restano sostanzialmente invariati, dato l’aumento di esportazioni di farina di soia dall’Argentina e dall’India che compensa i cali, per lo stesso prodotto, dal Brasile.

Continua il calo dei prezzi all’esportazione della soia, sia per Argentina, Brasile e USA, così come dei prezzi all’esportazione della farina di soia.

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