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CINA: le stime USDA per la produzione nel 2024

CINA: le stime USDA per la produzione nel 2024

Pubblicato dall’USDA un report che delinea alcune stime dell’andamento del mercato lattiero-caseario in Cina nel 2024

Il rapporto pubblicato dall'USDA "Dairy and Products Annual" relativo alla Cina è stato preparato dall'ufficio FAS-China dell'USDA e individua stime e proiezioni relative all'andamento produttivo e al mercato dei prodotti lattiero-caseari nel 2024.

Di seguito un breve riepilogo

 

LATTE

La produzione di latte nel 2024 dovrebbe mantenersi stabile rispetto al 2023. Non dovrebbe registrarsi un incremento produttivo, così come avvenuto nel 2023: il livello basso dei prezzi del latte registrato quest'anno ha impattato negativamente sulle finanze dei produttori e ha portato a minori investimenti, una riduzione del numero di capi acquistati e un aumento dei capi macellati (soprattutto quelli poco efficienti).

 

La riduzione dei prezzi del latte nel 2023 è sicuramente una conseguenza del surplus produttivo derivante in larga misura dalle politiche governative degli ultimi anni che hanno incentivato e sostenuto la produzione di latte. Tuttavia, l’incremento produttivo non è andato di pari passo con l’incremento della domanda di consumo (non c’è stata la ripresa attesa nel post-COVID). In aggiunta bisogna considerare che in Cina c’è anche uno squilibrio strutturale tra chi produce (localizzato nel nord della Cina) e chi consuma (nel sud della Cina), situazione che genera evidenti problemi nel mantenimento della catena del freddo durante il trasporto. Tutto questo incide negativamente sull'equilibrio domanda-offerta, e quindi sui prezzi.

Ciononostante, la domanda di consumo nel 2024, dovrebbe mantenersi abbastanza dinamica: in Cina i prezzi dei prodotti lattiero-caseari si attestano su livelli medio-alti rispetto ad altri prodotti agroalimentari, ma i consumatori cinesi vedono in questi prodotti effetti benefici sulla salute e sono disposti a pagare un extra prezzo (in particolare cresce il biologico, i prodotti a basso contenuto di zuccheri, probiotici, ecc.).

Per quanto riguarda le importazioni, nel 2024 si dovrebbe avere un incremento del latte importato, in particolare l’UHT considerato un prodotto con effetti benefici sulla salute.

 

WMP

La produzione di WMP in Cina nel 2024 dovrebbe rimanere stabile rispetto al 2023, considerando il surplus produttivo di latte che verrà probabilmente convertito in parte in WMP. Di conseguenza anche le importazioni caleranno, considerando anche gli alti livelli di stock a fine 2023 (la Cina importa per quasi il 90% WMP dalla Nuova Zelanda).

La Cina, pur essendo il principale importatore a livello mondiale di WMP, già nel 2023 aveva ridotto le importazioni: nel periodo gennaio-agosto 2023 si segna un calo delle importazioni di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo calo della domanda è anche una conseguenza della nuova consapevolezza e ricerca dei consumatori per prodotti ad alto valore aggiunto e benefici per la salute.

 

SMP

Nel 2024 ci si attende anche per il latte scremato in polvere una produzione stabile. Mentre, la domanda, che viene principalmente dall’industria, dovrebbe essere in leggero calo nel 2024, a causa della presenza di molteplici prodotti sostituti. La domanda in leggero calo e gli stock sufficienti dovrebbero a loro volta rallentare le importazioni. Tuttavia, in questo caso bisogno considerare che l’andamento delle importazioni di SMP da parte della Cina sono strettamente dipendenti dall’andamento dei prezzi internazionali. Infatti, nei primi 8 mesi del 2023, a causa del calo dei prezzi internazionale dell’SMP, si è registrato un +13% delle importazioni di questo prodotto. Per quanto riguarda i Paesi partner, si ha in primis la Nuova Zelanda che esporta in Cina circa il 45% dell’SMP, ma un peso significativo lo ricoprono anche Stati Uniti, Finlandia e Francia.

 

BURRO

Ci si attende nel 2024 livelli stabili di produzione e di consumo e anche le importazioni dovrebbero assestarsi sugli stessi livelli del 2023. La Cina è il primo player anche per quanto riguarda le importazioni di burro: nel periodo gennaio-agosto 2023, anche in questo caso, si segna un calo delle importazioni di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

 

FORMAGGI

Nel 2024 si stima una crescita delle importazioni dei formaggi, anche se ad un ritmo rallentato. La maggior parte dei formaggi importati viene usata come ingredienti per l’industria per produrre altri formaggi.

 

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