Registra un + 6,4% su base annua la spesa per i consumi alimentari domestici nel 2022, secondo il Report ISMEA sui consumi domestici appena pubblicato (in allegato). Il supermercato resta il canale predominante con il 40% di share e con una performance positiva che rispetto al pre-Covid gli fa guadagnare 2 punti percentuali. Il discount con il 22% di share guadagna 4 punti percentuali rispetto al 2019 con fatturati incrementati quasi del 25%. Parziale ritorno al punto di vendita fisico: -6% le famiglie che acquistano su canale digitale nel 2022, rispetto all'anno precedente.
Sul fronte prodotti, aumento della spesa per tutti i comparti alimentari ad eccezione di quelli dei prodotti ittici e del vino. In netto aumento la spesa per gli olii (+16,7%), seguito da quello per bevande analcoliche (+12,4%) e derivati dei cereali (+11,6%). Importanti anche gli incrementi di spesa per le carni (+9,9%).
I prodotti lattiero caseari

La spesa per i prodotti lattiero-caseari, che pesa sullo scontrino il 13,5%, è aumentata nel 2022 dell’8,6%. La componente dei formaggi registra incrementi di spesa di diversa entità, in un range che si muove dal +4,8% dei “molli” al +11,4% degli “industriali”. In particolare, per i duri DOP cresce il volume nel carrello (+3,8%) malgrado il rialzo del prezzo medio del 3%; anche la mozzarella di bufala a fronte di un prezzo che cresce meno della media degli altri prodotti similari (+4,7%) vede aumentare le vendite in volume del 5,4%. In tenuta i consumi di latte fresco che con aumenti alcune volte anche molto sostanziosi dei prezzi (in media del +9,3%), vedono stabili i volumi acquistati rispetto all’anno precedente. Per il latte UHT si rileva invece un complessivo aggravio di spesa sul cumulato annuo a doppia cifra: +12,2%.
I consumatori
Ismea sottolinea che sono le famiglie più giovani e con figli piccoli quelle che più di altre subiscono l'inflazione e contraggono la spesa per i consumi in casa (-6,7% vs 2019 e -3,6% vs 2021). Le "famiglie con figli grandi" sono meno sensibili alla crisi, mantengono il carrello quasi inalterato a fronte dell'incremento della spesa.