In calo il prezzo medio europeo del latte per marzo 2025
La comparazione internazionale dei prezzi del latte, rilevata da European Dairy Farmers (EDF) e ZuivelNL sulla base di 16 imprese lattiero-casearie europee, vede per il mese di marzo 2025 un prezzo medio di 50,23 € per 100 kg, in ribasso di -0,90 € per 100 kg (-1,8%) rispetto al dato del mese precedente, ma del +13% più alto rispetto al livello di marzo 2024. La contrazione dei prezzi giunge dopo un periodo di crescita avviato nell’ottobre 2023, soprattutto per effetto di un calo stagionale riguardante le imprese britanniche e irlandesi, mentre al di fuori dei confini europei incide la minore valorizzazione dei costituenti del latte negli Stati Uniti.
In calo, nel mese di febbraio, i volumi di latte raccolti in Unione Europea, per una contrazione complessiva del -1,2% rispetto al mese precedente. In particolare, continua la riduzione delle produzioni in Germania, Francia, Paesi Bassi e Belgio, mentre prosegue la crescita dei volumi raccolti in Polonia. Nel complesso, il primo bimestre 2025 dell’anno registra un volume raccolto, a livello europeo, inferiore del -0,8% rispetto ai primi due mesi del 2024 (considerando l’effetto dell’anno bisestile).
Nel quadro extraeuropeo, aumentano le consegne di latte negli Stati Uniti (+1,0%), così come in Nuova Zelanda (+0,9%), mentre calano, per il quarto mese consecutivo, le produzioni in Australia (-1,4%). In Sudamerica, prosegue il forte aumento dei volumi raccolti in Argentina (+12,1%) e in Uruguay (+5,4%).
Per quanto riguarda i prezzi, la prima metà di aprile ha registrato importanti pressioni sulle quotazioni del burro, dopo la forte crescita del mese di marzo. L’offerta, d’altra parte, rimane limitata e le scorte si attestano ancora su livelli bassi, con la possibilità di nuove fluttuazioni sui mercati nelle prossime settimane. Prosegue la tendenza al ribasso del prezzo del latte scremato in polvere, anche nel mese di aprile. In generale, il mercato dei lattiero-caseari rimane poco dinamico, anche per effetto di una svalutazione del dollaro che contribuisce a rendere meno competitivi i prodotti europei.
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