In aumento il prezzo medio europeo del latte per novembre 2024
La comparazione internazionale dei prezzi del latte, rilevata da European Dairy Farmers (EDF) e ZuivelNL sulla base di 16 imprese lattiero-casearie europee, vede per il mese di novembre 2024 un prezzo medio di 50,04 € per 100 kg, in aumento di +1,10 € rispetto al mese precedente. In generale, il quadro complessivo del mercato europeo mostra una tendenza al rialzo dei prezzi, soprattutto per un riscontrato aumento del contenuto di grassi e proteine, mentre il contesto extraeuropeo mostra segnali di declino. Su base tendenziale, invece, si registra una crescita del +21% rispetto al prezzo medio di novembre 2023.
Tornano a salire, nel mese di ottobre, i volumi di latte raccolti in Unione Europea, per un aumento complessivo del +0,8% rispetto al mese precedente. In particolare, si registra una crescita importante delle produzioni in Irlanda (+15%), iniziata già nel mese di settembre dopo un lungo periodo di forte calo. In aumento anche le consegne in Francia e Polonia, mentre prosegue la contrazione delle produzioni in Belgio, Germania e Paesi Bassi. Su base tendenziale, le consegne comunitarie dei primi dieci mesi del 2024 nell’Unione Europea registrano un aumento del +0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
A livello extraeuropeo, prosegue l’aumento delle consegne in Nuova Zelanda (+2,1%), Australia (+1,3%) e Stati Uniti (+0,4%). Continua, invece, il calo delle produzioni in Argentina e Uruguay (-0,4% e -1,0%, rispettivamente).
Per quanto riguarda il burro, le quotazioni hanno vissuto forti fluttuazioni nel corso del 2024, con tendenze soprattutto al rialzo; a dicembre, i prezzi hanno registrato un rapido crollo, anche se sono rimasti su livelli molto al di sopra dei valori storici. Allo stesso modo, sono calati i prezzi delle creme di latte, in linea con l’andamento classico del periodo natalizio. Fluttuazioni, seppur più contenute, anche per il prezzo del latte scremato in polvere, a causa dell’imprevedibilità della domanda. Dopo il rapido aumento dei prezzi tra novembre e l’inizio di dicembre, quando si è raggiunto il massimo annuale, le quotazioni sono tornate a calare dalla metà dello scorso mese, soprattutto per effetto della riduzione della domanda globale.
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