Il tema della sostenibilità continua a rimanere una priorità per l’UE. Facendo seguito al libro bianco sul futuro dell’Europa, pubblicato nel 2017, la Commissione europea, a fine gennaio, ha presentato un documento di riflessione dal titolo “per un'Europa sostenibile entro il 2030”. Il documento fa parte del fermo impegno dell'UE nel raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG), prendendo in considerazione anche l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Sulla base di quanto è stato fatto negli ultimi anni e delle priorità europee, sono stati definiti possibili scenari e strategie da adottare. In particolare il documento di riflessione si concentra sulle fondamentali basi strategiche su cui basare la transizione verso la sostenibilità, che comprendono il passaggio da un'economia lineare a un'economia circolare, la correzione degli squilibri nel nostro sistema alimentare, l'energia del futuro, gli edifici e la mobilità. Sono illustrati anche i modi per garantire che questa transizione sia equa e non lasci indietro niente e nessuno. Per quanto riguarda gli scenari ne vengono identificati tre, per stimolare la discussione su come dare seguito agli obiettivi di sviluppo sostenibile all'interno dell'UE: la strategia per guidare gli Stati membri nel raggiungimento degli obietti di sviluppo sostenibile, la strategia Ue finalizzata al raggiungimento di quegli obiettivi, senza coinvolgere gli Stati membri e la strategia focalizzata su azioni esterne e mantenimento dello status quo a livello europeo.
Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, ha sottolineato: «Lo sviluppo sostenibile ha la sua origine e i suoi limiti nelle persone, il suo fine è rendere la nostra economia e la nostra società sostenibili e prospere allo stesso tempo. Il nostro compito consiste nel salvaguardare il nostro pianeta a vantaggio di tutti. L'Europa può e deve fare da guida lungo questo cammino».
Secondo Jyrki Katainen, vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, «la sostenibilità è nel DNA europeo. Si tratta di fare in modo che le generazioni future godano di opportunità pari alle nostre o anche migliori, nel rispetto delle limitate risorse del nostro pianeta. Il piano di investimenti per l'Europa contribuisce a coinvolgere il settore privato e il piano d'azione per una finanza sostenibile facilita la creazione di un nuovo mercato per gli investimenti sostenibili. Modernizzando le nostre società in modo inclusivo, integrando pienamente l'economia circolare e sfruttando i vantaggi delle nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, possiamo perseguire la neutralità climatica e consegnare ai nostri figli un pianeta in condizioni migliori».