Archivio

FAO, indice dei prezzi alimentari in calo a ottobre 2025

FAO, indice dei prezzi alimentari in calo a ottobre 2025

Scendono le quotazioni di cereali, carne, zucchero, latte e derivati, unica eccezione gli oli vegetali

Per il mese di ottobre 2025, il Food Price Index, l’indice dei prezzi alimentari elaborato dalla FAO, registra un valore medio di 126,4 punti, in diminuzione del -1,6 % rispetto a settembre, secondo calo mensile consecutivo. Si ricorda che il FAO Food Price Index misura la variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di beni alimentari; in particolare, consiste nella media degli indici dei prezzi di cinque gruppi di commodity, pesati per le quote di esportazione di ognuna di esse. I gruppi considerati sono: cereali, oli vegetali, prodotti lattiero-caseari, carni e zucchero.

Nel mese di ottobre si osserva un calo degli indici relativi a tutti i gruppi mentre salgono le quotazioni degli oli vegetali.

Nel dettaglio, l’indice dei prezzi dei cereali è diminuito del -1,3% rispetto a settembre e dell’-9,5% su base annua. . L’indice del prezzo del grano è diminuito dell’1,0%, riflettendo principalmente l’abbondanza dell’offerta globale, le prospettive produttive favorevoli nell’emisfero sud (dove è in corso la raccolta) e l’avanzamento regolare delle semine di grano invernale nell’emisfero nord. L’indice dei cereali secondari è sceso dell’1,1%, con quotazioni in calo per orzo, mais e sorgo. Le pressioni al ribasso sono state parzialmente attenuate dalle notizie su rese inferiori del mais nell’Unione Europea e, potenzialmente, anche negli Stati Uniti, oltre che dagli accordi commerciali tra Cina e USA.

L’Indice FAO dei Prezzi degli Oli Vegetali ha raggiunto una media di 169,4 punti in ottobre, in aumento di 1,5 punti (0,9%) rispetto a settembre, toccando il livello più alto da luglio 2022. L’incremento è stato trainato dalle quotazioni in rialzo per olio di palma, colza, soia e girasole. 

Il gruppo della Carne ha registrato una media di 125,0 punti in ottobre, in calo di 2,5 punti (2,0%) rispetto a settembre, ma ancora superiore di 5,8 punti (4,8%) rispetto a ottobre 2024. Dopo otto mesi consecutivi di aumenti, il calo è stato determinato da forti ribassi nei prezzi della carne suina e avicola, e da una flessione nei prezzi della carne ovina, parzialmente compensati da un aumento delle quotazioni della carne bovina. 

Lo Zucchero ha registrato una media di 94,1 punti in ottobre, in calo rispetto a settembre per il secondo mese consecutivo, che porta l’indice a 35,4 punti (27,4%) sotto il livello di ottobre 2024 e al minimo dal dicembre 2020. Il ribasso è stato principalmente determinato dalle aspettative di un’ampia disponibilità globale di zucchero.

Approfondendo i prezzi dei Prodotti Lattiero-caseari si registrano 142,2 punti in ottobre, in calo di 5 punti (3,4%) rispetto a settembre, segnando il quarto calo mensile consecutivo. Nonostante ciò, l’indice rimane superiore rispetto a ottobre 2024. Tutti i sottoindici sono diminuiti: il burro del 6,5%, il latte intero in polvere del 6,0%, il latte scremato in polvere del 4,0% e il formaggio dell’1,5%.
Il prezzo del burro in calo continuo riflette l’ampia disponibilità di export UE e Zelandese in un contesto di domanda debole da Asia e Medio Oriente. Anche le quotazioni del latte in polvere sono diminuite per la scarsa domanda e la forte concorrenza tra esportatori.
Il prezzo del formaggio è calato solo leggermente: la moderata flessione nell’UE, dove l’offerta di latte è adeguata e la domanda estera contenuta, è stata parzialmente compensata dai prezzi più sostenuti in Oceania, grazie agli ordini asiatici e alla limitata disponibilità nella prima parte della stagione.

Milkcoop

via Torino, 146
00184 Roma
Tel. 06-84439391
Fax 06-84439370