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FAO, indice dei prezzi alimentari in leggero calo ad agosto 2024

FAO, indice dei prezzi alimentari in leggero calo ad agosto 2024

In aumento le quotazioni per oli vegetali e prodotti lattiero-caseari, in calo per cereali, carne e zucchero

Per il mese di agosto 2024, il Food Price Index, l’indice dei prezzi alimentari elaborato dalla FAO, registra un valore medio di 120,7 punti, in leggero calo (-0,3 punti) rispetto al dato rivisto del mese precedente; su base tendenziale, invece, l’indice segna un calo del -1,1% rispetto al dato medio di agosto 2023.

Il FAO Food Price Index è una misura della variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di beni alimentari; in particolare, consiste nella media degli indici dei prezzi di cinque gruppi di commodity, pesati per le quote di esportazione di ognuna di esse. I cinque gruppi di commodities sono: cereali, oli vegetali, prodotti lattiero-caseari, carni e zucchero.

Per il mese di agosto 2024, si conferma il calo delle quotazioni dei cereali e l’aumento dei prezzi degli oli vegetali. Torna a crescere la quotazione dei prodotti lattiero-caseari, mentre si registrano inversioni di tendenza per gli indici dei prezzi di carne e zucchero, che tornano a scendere dopo l’aumento del mese precedente.

In particolare, l’indice dei prezzi dei cereali ha subito una flessione del -0,5% rispetto a luglio, per via della diminuzione dei prezzi all’esportazione internazionali del grano, grazie alle abbondanti produzioni nelle Americhe e ai prezzi competitivi del prodotto in uscita dal Mar Nero, e alla stabilizzazione delle quotazioni del mais.

In calo anche l’indice dei prezzi della carne, -0,7% rispetto a luglio, soprattutto a causa della flessione dei prezzi delle carni suina, ovina e del pollame, per le quali si registra una contrazione della domanda di importazione; salgono, in controtendenza, i prezzi della carne bovina.

Andamento analogo per i prezzi dello zucchero, in contrazione del -4,7% rispetto a luglio, valore minimo da ottobre 2022, in seguito al miglioramento delle prospettive di produzione per la canna da zucchero in India e Thailandia e al calo dei prezzi del petrolio.

Prosegue invece l’aumento dell’indice FAO dei prezzi degli oli vegetali (+0,8% su base congiunturale), che registra il valore più alto degli ultimi venti mesi, per effetto del continuo aumento della domanda di olio di palma da parte del settore dei biocarburanti, nonostante il calo delle quotazioni degli oli di soia, semi di girasole e colza.

Cresce anche l’indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari, in aumento del +2,2% rispetto a luglio. In particolare, salgono le quotazioni di latte intero in polvere, formaggio e soprattutto di burro, che raggiunge il massimo storico.

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