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FAO, indice dei prezzi alimentari in rialzo a settembre 2024

FAO, indice dei prezzi alimentari in rialzo a settembre 2024

In aumento le quotazioni di tutte le tipologie di prodotti

Per il mese di settembre 2024, il Food Price Index, l’indice dei prezzi alimentari elaborato dalla FAO, registra un valore medio di 124,4 punti, in aumento del +3,0% rispetto al dato rivisto del mese di agosto e del +2,1% rispetto al dato medio di settembre 2023.

Il FAO Food Price Index è una misura della variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di beni alimentari; in particolare, consiste nella media degli indici dei prezzi di cinque gruppi di commodity, pesati per le quote di esportazione di ognuna di esse. I cinque gruppi di commodities sono: cereali, oli vegetali, prodotti lattiero-caseari, carni e zucchero.

Per il mese di settembre 2024, si registra una crescita delle quotazioni per tutti i gruppi di commodities, con il rialzo maggiore che riguarda i prezzi dello zucchero. In particolare, l’indice aggregato segna il più alto tasso di crescita degli ultimi 18 mesi.

Nel dettaglio, l’indice dei prezzi dello zucchero sale del +10,4% rispetto al mese di agosto, a causa delle cattive previsioni di raccolto in Brasile e della decisione, da parte del governo indiano, di aumentare le restrizioni sull’uso di canna da zucchero per la produzione di etanolo, con conseguenze previste sulle esportazioni di prodotto dall’India.

L’indice dei prezzi dei cereali cresce del +3,0% su base mensile, guidato dai prezzi all’esportazione in rialzo per mais e frumento. In particolare, l’aumento dei prezzi del grano è causato dalle preoccupazioni relative alle condizioni meteorologiche poco favorevoli in Canada e Unione Europea, mentre il prezzo del mais è in rialzo a causa delle difficoltà logistiche legate ai livelli idrometrici sotto la media dei fiumi Mississippi, negli Stati Uniti, e Madeira, in Brasile, due importanti rotte per il trasporto di materie prime.

Analogo andamento per l’indice dei prezzi degli oli vegetali, in rialzo del +4,6% rispetto al mese di agosto, per le quotazioni in aumento degli oli di palma, soia, girasole e colza, a causa di prospettive di raccolto in ribasso nei principali paesi produttori.

In aumento anche l’indice dei prezzi della carne, che cresce del +0,4% su base mensile, per effetto soprattutto dei prezzi in aumento del pollame, conseguenti a una maggiore richiesta da parte del Brasile; stabili i prezzi delle carni bovina e suina, mentre scendono le quotazioni della carne ovina.

Infine, in rialzo anche l’indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari, che registra un +3,8% rispetto al mese di agosto, per effetto delle quotazioni in aumento delle polveri di latte, burro e formaggi.

Infine, la FAO aggiorna le stime relative alla campagna cerealicola 2024/25, con previsioni in crescita per il raccolto globale dei cereali, per un totale di 2.853 tonnellate. In particolare, sono aggiornate al rialzo le stime riguardanti i raccolti di riso e frumento, mentre si prospetta un leggero calo riguardo il mais. Nel dettaglio, si prevede un aumento delle rese di grano in Australia, mentre si stima un calo della produzione di mais in Unione Europea.

Le stime indicano anche una crescita del consumo globale di cereali, per un valore complessivo di 2.853 milioni di tonnellate e, allo stesso tempo, un aumento delle scorte, grazie soprattutto al riso.

In relazione ai commerci, le stime indicano una contrazione, per l’annata 2024/25 rispetto al 2023/24, del -2,7% dei volumi di cereali scambiati a livello globale, anche se si prevede una crescita delle importazioni di riso da parte dei paesi africani e del Vicino Oriente.

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