Investimento da 36 milioni di dollari per la prima caldaia a elettrodi nello stabilimento di Edendale
In direzione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, la neozelandese Fonterra prosegue nel processo di transizione energetica annunciando un investimento di 36 milioni di dollari per la realizzazione della prima caldaia a elettrodi, della potenza di 20 MW, nel sito produttivo di Edendale. Il nuovo impianto consentirà a Fonterra di ridurre di circa il 20% (47.500 tonnellate di CO2 eq.) le emissioni annue generate dallo stesso sito produttivo.
Evidenziando l’importanza, per tutta la filiera, di garantire un approvvigionamento energetico in grado di consentire la lavorazione giornaliera di 15 milioni di litri latte nel solo sito di Edendale, il direttore operativo Anna Palairet sottolinea la continua ricerca, da parte di Fonterra, “della migliore opzione in grado di ridurre le emissioni e la complessità operativa, facendo ciò che è meglio per i soci agricoltori”.
In questo senso, Fonterra ha sottoscritto una partnership con Meridian Energy per la fornitura di elettricità, generata al 100% da fonti rinnovabili, nei sei stabilimenti diffusi in tutta la Nuova Zelanda. Tra i diversi investimenti avviati a partire dal 2018, nell’impianto di Waitoa Fonterra ha installato una caldaia a biomassa, già operativa, che ha permesso di ridurre del 50% l’uso del carbone nel sito produttivo e di 48.000 tonnellate di CO2 eq. le emissioni annue dello stesso sito.
Gli investimenti per la decarbonizzazione degli impianti di Fonterra si inseriscono in un ampio accordo, sottoscritto con l’Autorità di Efficienza e Conservazione Energetica (EECA), che porterà la cooperativa neozelandese ad azzerare l’uso del carbone entro il 2037 e a raggiungere l’obiettivo di riduzione di circa 2,1 milioni di tonnellate di C02 eq.