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GREEN DEAL: è lo strumento adatto per uscire dalla crisi. Lo sottolineano i ministri UE dell'ambiente

GREEN DEAL: è lo strumento adatto per uscire dalla crisi. Lo sottolineano i ministri UE dell'ambiente

I Ministri dell'ambiente dell'UE hanno confermato la validità del Green Deal europeo, come strumento in grado di guidare la ripresa dopo la crisi COVID19 attraverso una crescita verde 🌍 e un'Europa più resiliente 

La necessità di risorse adeguate per la transizione green nell’ambito del Recovery Plan e, in ottica più generale, del bilancio pluriennale, l’importanza dell'obiettivo fissato dall’Ue di un’Europa a impatto climatico zero entro il 2050 e la strategia From Farm to Fork, ma anche la necessità di affrontare in modo coerente le diverse misure del Green Deal. Sono alcuni dei punti su cui si sono confrontati i ministri dell’Ambiente del consiglio Ue, durante la videoconferenza che si è svolta martedì 23 giugno. Al centro del dibattito politico il contributo delle politiche ambientali e climatiche alla ripresa dall’emergenza Covid 19.

Tutti d’accordo sul fatto che il Green Deal Ue dovrebbe guidare la ripresa verso una crescita green e un'Europa più resistente. I ministri hanno sottolineato anche altri aspetti, fra cui la necessità di integrare pienamente le politiche sulla biodiversità in settori come l'agricoltura, la pesca e la silvicoltura e di garantire un'attuazione coerente delle misure dell'UE in questi ambiti. Hanno discusso anche di come l’attuazione del Recovery Plan possa garantire un ambiente di investimento stabile e lungimirante che generi crescita verde e posti di lavoro, mantenendo così l’UE sulla strada giusta verso l’obiettivo di un’Europa climate-neutral entro il 2050. I ministri si sono confrontati anche sul tema dell’economia circolare, con particolare attenzione al riciclo, una politica di prodotto sostenibile e più azioni sulla plastica. Molti ministri hanno sottolineato che l'economia circolare può dare impulso in particolare alla creazione di posti di lavoro locali e aumentare la resilienza rendendo l'Europa meno dipendente dalle importazioni. È stata anche menzionata l'importanza di creare un mercato pienamente funzionante per le materie prime secondarie.

 

Durante la videoconferenza la presidenza tedesca entrante (dal 1° luglio la Germania assumerà la presidenza del Consiglio UE) ha presentato il suo programma di lavoro in materia di ambiente e clima per la seconda metà del 2020.

Vogliamo costruire un'economia moderna, pulita e sana, che contribuirà a garantire il sostentamento delle generazioni future. Il Recovery Plan può aiutare a rilanciare l'economia europea dopo la crisi di Covid-19 e allo stesso tempo può dare impulso alla sostenibilità e all'azione per il clima dell'Europa. Ecco perché la discussione di oggi è stata così importante. Gli investimenti pubblici nella ripresa dopo la crisi COVID-19 dovrebbero rispettare il giuramento verde di "non danneggiare" e dovremmo cercare di rendere il sostegno finanziario coerente con gli obiettivi dell'UE in materia di clima e ambiente”, ha sottolineato Tomislav Ćorić, Ministro dell'ambiente e dell'energia della Croazia, che ha presieduto il Consiglio.


 in allegato il documento di lavoro " Contribution of environmental and climate policies to the recovery from COVID-1"


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