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I Ministri UE: per la nuova PAC, obiettivi ambiziosi hanno bisogno anche di un bilancio ambizioso

I Ministri UE: per la nuova PAC, obiettivi ambiziosi hanno bisogno anche di un bilancio ambizioso

Ieri si è svolto il Consiglio dei ministri dell'Agricoltura Ue: riflettori accesi sulle strategie From Farm to Fork e sulla biodiversità e sui fondi per la Pac proposti nel bilancio Ue 

Un giudizio, nel complesso, positivo, sulle strategie Farm to Fork e sulla Biodiversità, ma non sono mancate critiche su alcuni aspetti, in particolare sui fondi proposti per la Pac, considerati inadeguati: ieri durante la riunione del Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura europei si è svolto un dibattito sugli aspetti rilevanti per il settore presenti nel Green Deal e sulle due Strategie Farrm to fork e Biodiversità recentemente adottate dalla Commissione, da cui è emerso questo quadro.
I ministri hanno proceduto a uno scambio di opinioni sulle principali sfide e opportunità collegate al conseguimento degli obiettivi delle strategie. Hanno inoltre discusso delle misure supplementari proposte dalla Commissione per rendere più efficiente l'attuazione della futura politica agricola comune al fine di contribuire a realizzare l'ambizione del Green Deal. Riflettori accesi anche sulla nuova proposta di bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027, compreso il nuovo strumento dell'Unione europea per la ripresa ("Next Generation EU").

La Pac  
I ministri hanno accolto con favore entrambe le strategie come pure l'ambizione di rafforzare il ruolo degli agricoltori nella catena di approvvigionamento, ma hanno anche sottolineato che gli ambiziosi obiettivi previsti devono andare di pari passo con un bilancio ambizioso. Molte delegazioni hanno espresso la preoccupazione che fondi insufficienti possano mettere a rischio la solidità finanziaria degli agricoltori dell'UE, evidenziando che le dotazioni di bilancio della Pac proposte non sono in linea con gli obiettivi e le strategie: la presidenza ha evidenziato che la nuova proposta di bilancio dell'UE pubblicata prevede sia un bilancio potenziato per il periodo 2021-2027 per la Pac, sia risorse aggiuntive per lo sviluppo rurale nell'ambito nel nuovo piano di ripresa ("Next Generation EU"), ma pur essendo il finanziamento per la Pac più alto rispetto alla proposta del 2018, comporta comunque una diminuzione rispetto alla PAC 2014 – 2020.
Altro aspetto critico ha riguardato il tema dei fattori di produzione: i ministri si sono detti preoccupati che gli sforzi compiuti per raggiungere gli obiettivi volti a limitare l'uso di prodotti fitosanitari e antibiotici possano ridurre la competitività degli agricoltori dell'UE sul mercato globale. Hanno inoltre chiesto alla Commissione di tenere conto delle circostanze nazionali specifiche.

Raccolta dati e comunicazione
I ministri hanno convenuto che il Green Deal europeo è un passo nella giusta direzione, ma hanno riconosciuto che vi sono notevoli differenze nelle posizioni iniziali degli Stati membri, di cui bisogna tenere conto, e che dovrebbero essere evitati approcci uniformi: per questo hanno sottolineato anche la necessità da un lato di definire la raccolta dati e il monitoraggio dei progressi in tutti i settori, dall’altro di utilizzare dati uniformi, accurati e comparabili. Messa in luce anche l'importanza di una buona comunicazione con gli agricoltori a cui sono probabilmente richiesti i maggiori sforzi. È stata spesso menzionata anche la necessità di trovare una soluzione comune in termini di sostegno finanziario per l'adattamento e la transizione dell'intero settore della produzione alimentare, dalla produzione primaria ai prodotti finali. Nel corso della discussione i ministri hanno sostenuto l'ambizione di introdurre norme comuni in materia di etichettatura degli alimenti. 

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