In arrivo fondi europei per la diffusione della banda larga veloce in Italia. La Commissione Ue ha adottato un progetto del valore di oltre 573 milioni di fondi nell'ambito della politica di coesione per sostenere questo obiettivo. Il finanziamento contribuirà a portare l'accesso veloce a Internet in aree in cui non è al momento disponibile e interesserà oltre 7mila comuni italiani, per un totale di 12,5 milioni di abitanti, e quasi 1 milione di imprese entro la fine del prossimo anno.
Il progetto fa parte del "Piano digitale italiano – banda ultralarga", la strategia nazionale per la rete d'accesso di nuova generazione. Mira a garantire velocità di connessione di almeno 100 megabit al secondo (Mbps) per l'85% delle famiglie italiane e per tutti gli edifici pubblici - in particolare scuole e ospedali - e di almeno 30 Mbps per tutti entro il 2020. Riguarderà, in particolare, le cosiddette "aree bianche", in cui le forze di mercato non riescono a realizzare il necessario potenziamento delle infrastrutture, in tutte le 20 regioni italiane.
Secondo Corina Crețu, Commissaria responsabile per la Politica regionale, “questo progetto per la banda larga finanziato dall'UE, che interessa il 20% della popolazione italiana, offre opportunità commerciali senza precedenti, servizi pubblici migliori e una migliore qualità di vita per i cittadini italiani. Il progetto dimostra quale sia l'interesse primario dell'UE: un impegno molto concreto volto a migliorare la vita quotidiana dei cittadini”.
Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali, ha sottolineato che “un'infrastruttura a banda larga di elevata qualità è essenziale nell'economia e nella società di oggi. I cittadini beneficeranno pienamente del mercato unico digitale quando disporranno di un accesso illimitato alle reti più efficienti, che consentono di accedere in modo più diffuso a nuovi prodotti, servizi e applicazioni. Tali progetti gettano le basi per un'Europa digitale inclusiva e competitiva".
L'Italia è il secondo maggiore beneficiario dei Fondi strutturali e d'investimento europei, compresi i fondi della politica di coesione, con uno stanziamento di 44,7 miliardi di € per il periodo 2014-2020. Agli investimenti nella banda larga e nei servizi digitali sono destinati complessivamente 1,9 miliardi di €. Inoltre è il secondo maggiore beneficiario, in termini assoluti, del piano di investimenti per l'Europa, il piano Juncker, con 63,3 miliardi di € in investimenti aggiuntivi già mobilitati e oltre 286 000 piccole e medie imprese che hanno potuto trarre vantaggio da un migliore accesso ai finanziamenti.
Nel prossimo bilancio a lungo termine dell'UE la Commissione propone di assegnare all'Italia 43,5 miliardi di € di fondi della politica di coesione, una dotazione finanziaria che registra un aumento di 8,5 miliardi di €, nonostante un contesto di generale riduzione di questi investimenti, al fine di sostenere una ripresa economica duratura nel paese.