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In Scozia in calo il numero di aziende lattiero casearie

In Scozia in calo il numero di aziende lattiero casearie

I dati pubblicati dalla Scottish Dairy Cattle Association: meno aziende, ma mandrie più grandi è la tendenza ormai in atto da alcuni anni che si sta confermando anche in questo periodo 

In Scozia continua a calare il numero di aziende lattiero casearie, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Scottish Dairy Cattle Association. Nei primi 6 mesi del 2020, la Scozia ha visto una perdita netta di 17 allevamenti da latte e il numero di capi è diminuito di oltre 1.000 unità. Il numero totale di vacche sfiora le 178mila, il che fa sì che la dimensione media della mandria sia ora di 206 vacche, con un aumento di tre. Quindi, pur essendo diminuito il numero di mandrie è aumentato il numero di animali presenti nelle singole aziende.

Le aree che hanno subito le maggiori perdite di mandria sono state il Wigtownshire e l'Ayrshire, che hanno perso ciascuna cinque mandrie da latte e il Lanarkshire ne ha perse quattro. Tuttavia, sottolinea il Report, c'è ancora un certo grado di fiducia, legato all’avvio  di nuovi caseifici e alla ripresa della mungitura delle mandrie nel Dumfriesshire, Stirlingshire, Lanarkshire e Wigtownshire.

Commentando gli ultimi dati, Janette Mathie, della Scottish Dairy Cattle Association, che gestisce il database, ha sottolineato: "Gli ultimi mesi sono stati difficili sia per i trasformatori che per i produttori di latte, con la domanda di latte e di prodotti lattiero-caseari che si è ridotta da un giorno all'altro. Ora si stanno facendo passi avanti, attraverso la consultazione del Defra dairy contract, per cercare di negoziare contratti che siano equi per tutte le parti interessate."


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