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Istat, le stime dell'annata 2023 per settore agricolo in Italia e Europa

Istat, le stime dell'annata 2023 per settore agricolo in Italia e Europa

L’Istat ha diffuso dati relativi alla stima preliminare dell’andamento economico del settore agricolo per l’anno 2023

 

Dai dati pubblicati da Istat emerge che per il settore agricolo il 2023 è stato caratterizzato da una graduale mitigazione degli effetti derivanti dall’instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici, innescata dal conflitto russo-ucraino. Tuttavia, l’andamento è stato fortemente influenzato dai fattori climatici avversi che hanno caratterizzato gran parte dell’anno, comprometto le rese di molte colture.

ITALIA
Le stime 2023 hanno delineato un’annata negativa per le coltivazioni (-2,4% in volume). Le condizioni climatiche avverse hanno agito negativamente su diverse produzioni, con temperature primaverili al di sotto della media, prolungate e ripetute ondate di calore eccezionali durante l’estate, accompagnate da carenza di precipitazioni, mentre molte aree del Paese hanno registrato un clima mite e asciutto durante l’autunno e l’inverno. In aggiunta, si sono verificati diversi eventi alluvionali estremi che hanno colpito alcune regioni (Emilia-Romagna, Marche, Toscana), risultando particolarmente dannosi per determinati raccolti e compromettendo gran parte della produzione.

Il settore zootecnico ha subìto una riduzione dello 0,8% dei volumi prodotti rispetto all’anno precedente. In calo le carni animali (-1% in volume), soprattutto quelle bovine (-2,5%), e i prodotti zootecnici derivati (-0,5%), in particolare il latte (-1,2%). I prezzi del comparto hanno registrato un sensibile rialzo (+10,7%), più pronunciato per le carni suine (+26,6%), le uova (+22,6%) e il latte (+10,7%).

Nel complesso, i prezzi sono ancora in crescita, ma ad un ritmo rallentato rispetto al 2022: è maggiore l'aumento dei prezzi dei prodotti venduti (+4,2%) rispetto a a quello dei beni acquistati (+2,3%).

Il valore corrente della produzione totale del settore agricolo è aumentato del 2,7% (73,5 miliardi di euro contro 71,5 del 2022), con un calo dell’1,4% dei volumi e una crescita del 4,2% dei relativi prezzi di vendita. Nel 2023 si è riscontrata una modesta riduzione delle quantità dei prodotti impiegati (-0,6%) a cui è corrisposto un aumento dell’1,6% della spesa per consumi intermedi (35,3 miliardi di euro contro 34,7 miliardi del 2022), in presenza di un incremento del 2,3% dei prezzi dei beni acquistati. Di conseguenza, il valore aggiunto ai prezzi base è cresciuto in valore del 3,8% (38,2 miliardi di euro contro 36,8 del 2022) mentre si è ridotto in volume del 2%.

Per le unità di lavoro è stimata una diminuzione complessiva del 4,9%, a sintesi di una flessione sia dei lavoratori indipendenti (-6,1%) sia di quelli dipendenti (-2,5%).

 

EUROPA

Secondo le stime, nel 2023 il comparto agricolo dell’insieme dei paesi Ue27 ha fatto registrare nel complesso una riduzione del volume della produzione dell’1%, pur con significative differenze tra Stati membri.

In termini di valore della produzione a prezzi correnti la Francia mantiene nel 2023 la prima posizione (96 miliardi di euro, -1,1% rispetto al 2022), seguita da Germania (76,3 miliardi di euro, +0,2%), Italia (73,5 miliardi di euro, +2,7%) e Spagna (65 miliardi di euro, +3,3%). Anche in termini di valore aggiunto la Francia conferma nel 2023 la leadership europea (39,2 miliardi di euro, -5,9% rispetto al 2022) seguita dall’Italia (38,2 miliardi di euro, +3,8%) e, più a distanza, dalla Spagna (32,9 miliardi di euro, +12,5%) che si colloca in terza posizione, sorpassando la Germania (31 miliardi di euro, +3,3%).

I prezzi alla produzione (misurati in termini di prezzo base), dopo il forte rialzo del 2022, sono stimati in lieve crescita per il complesso Ue27 (+0,5%). 

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