La cooperativa tedesca Bayerische Milchindustrie (BMI), con 65 anni di storia e con oltre 1200 soci allevatori punta sul biologico, come driver di crescita. Nel 2019, la divisione ingredienti, ha registrato un incremento delle vendite del 24,7%, trainata principalmente dalla vendita di lattosio bio e derivati del siero di latte
Per la cooperativa lattiero casearia tedesca Bayerische Milchindustrie (BMI) volano le vendite di prodotti bio. Complessivamente, nel 2019 la cooperativa ha registrato un incremento delle vendite del 9,2%, pari a 55 milioni di euro, arrivando così a 653 milioni di euro.
Nel 2019, il più importante driver di crescita è stata la divisione ingredients con un incremento del 24,7%, trainato principalmente dalla vendita di lattosio bio e derivati del siero di latte, destinati alla produzione di alimenti per la prima infanzia (i prodotti biologici e derivati sono cresciuti nelle vendite del 21,4%, il lattosio in particolare è aumentato del 58%). La quota di export della divisione è ora pari al 67,2%.
Per quanto riguarda l’anno in corso, la cooperativa, che è ben posizionata e focalizzata sul segmento "consumi fuori casa", sta riscontrando diverse difficoltà a causa della pandemia Covid 19: per un certo periodo, gran parte delle vendite di prodotti freschi e di formaggio si è fermata completamente; i prezzi sono crollati e diversi stabilimenti non avevano quasi più ordini. Questa situazione ha potuto essere compensata solo in parte dall'aumento significativo della domanda nel settore della vendita al dettaglio di prodotti alimentari. I due settori del fresco e del formaggio si sono ripresi rapidamente da metà maggio. Nonostante tutte le incertezze, l'azienda prevede per l'intero anno un aumento del fatturato di circa 700 milioni di euro.
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