Organizzata la seconda edizione di Milkcoop Innovation, iniziativa promossa da Confcooperative Lombardia
Nel settore lattiero – caseario uniti non solo si vince, ma si guadagna. Nel 2017 le cooperative di Lombardia, Veneto, Trentino ed Emilia Romagna nell’areale Grana Padano hanno ridistribuito ai loro soci 76 milioni di euro in più rispetto alla media di mercato. L’obiettivo prioritario della cooperativa non è il profitto, ma tutelare i propri soci, anche da un punto economico. E questi sono i risultati. Il dato è emerso durante la seconda edizione di Milkcoop Innovation, incontro svoltosi nella Cittadella della Cooperazione del Consorzio Cis, all’interno della Fiera Zootecnica internazionale di Cremona e promosso da Confcooperative Lombardia per discutere assieme alle sue cooperative e a quelle venete, trentine ed emiliane del settore lattiero – caseario su strategie e sviluppi per le principali produzioni Dop, a partire dal Grana Padano.
Il valore della cooperazione trapela soprattutto nei momenti di crisi, quando le condizioni di mercato sono difficili: nel 2016, a fronte di un minor quantitativo di latte raccolto e a condizioni economiche complesse, ad esempio, le cooperative sono riuscite comunque a remunerare bene il latte, ridistribuendo il valore ai soci a prezzi nettamente superiori a quelli di mercato.
“Il sistema della cooperazione crea valore, quindi va tutelato e fatto crescere – ha spiegato Fabio Perini, presidente di Confcooperative - FedAgriPesca Lombardia – Questa è la sfida che dobbiamo affrontare per essere competitivi”.
Per raggiungere l’obiettivo, tre diverse strade da percorrere, che non dovranno essere parallele, ma intersecarsi e potenziarsi a vicenda: la valorizzazione dell’intera filiera lattiero – casearia, da un punto di vista economico, sociale e ambientale, la qualità e la comunicazione. Tre strade che sono state il tema del dibattito in Fiera, moderato dal coordinatore del settore lattiero - caseario di Confcooperative – FedAgriPesca, Giovanni Guarneri. Fra i relatori, Nisio Paganin, direttore della cooperativa veneta Agriform, Gabriele Webber, direttore di Concast (Consorzio dei caseifici sociali trentini) e Giancarlo Pedretti, presidente della Latteria Stallone, cooperativa di Piacenza.
Guarneri, al termine dell’incontro, non ha nascosto la sua soddisfazione per il confronto avvenuto fra le diverse cooperative, soffermandosi sul presente, ma soprattutto sul futuro: “Bisogna andare oltre i segnali positivi del mercato di questi giorni e continuare a lavorare, dandosi obiettivi ambiziosi e strategici nel lungo periodo – ha sottolineato - Per vincere questa sfida il piano produttivo è lo strumento più efficace da utilizzare per valorizzare al meglio le filiere delle produzioni DOP, migliorarne la qualità e sviluppare strategie efficaci di comunicazione”. “Il piano produttivo – ha continuato Guarneri - da un lato garantisce la tenuta del settore, dall’altro ci permette di ottimizzare le nostre produzioni, come dimostrano i 76 milioni in più rispetto alla media di mercato ridistribuiti ai soci”.
Marco Menni, vicepresidente di Confcooperative Lombardia, che ha concluso l’incontro, ha acceso i riflettori sull’importante ruolo di Confcooperative nel creare relazioni fra imprese e nel portare attorno a un tavolo, non solo istituzionale, i principali interlocutori del settore lattiero – caseario, in modo che possano sviluppare insieme le strategie per il futuro. Come è avvenuto nella seconda edizione di Milkcoop innovation.