30 Luglio 2018
Per la prima volta la Nuova Zelanda ha annunciato piani per cercare di sradicare il Mycoplasma bovis (M. bovis) dalle sue mandrie da latte. Il batterio può causare una serie di gravi sintomi nei bovini - mastite resistenti ai trattamenti, polmonite, artrite e aborti. Secondo il Dott. Scott McDougall, professore della Massey University e ricercatore veterinario, questo progetto è il primo tentativo al mondo di eradicazione di questa malattia.
Si ritiene che il batterio, presumilmente portato in Nuova Zelanda da pochi anni, abbia colpito un numero ancora relativamente limitato di animali. Da qui la decisione di un intervento tempestivo per impedirne la trasmissione su larga scala in tutto il Paese. Basterebbe infatti il contatto di un solo animale infetto con una mandria sana per generare un nuovo focolaio, con la conseguenza di mastiti che interessano tutti i quattro quarti della mammella fino ai casi in cui i trattamenti comuni non riescono ad essere efficaci, diminuzione della produzione di latte, casi di zoppie multi-articolari, polmoniti e infezioni che interesserebbero i capi più giovani.
Al momento la malattia, ritenuta incurabile, ha allertato le autorità governative che stanno valutando un piano per neutralizzare la diffusione del betterio. Soluzione che vede come unica possibilità, in assenza di cure, l’eliminazione degli animali infetti. Il sistema di condivisione denominato “sharemilking system” permette infatti agli allevatori di trasferire per due o tre anni le loro mandrie in altri allevamenti. Una scelta legata alla necessità di isolare il Mycoplasma ed evitare un'endemia con complicazioni nella movimentazione degli animali e ancor di più nella certificazione di quelli non infetti.