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L’Europa vieta le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare

L’Europa vieta le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare

Bloccare l’utilizzo di pratiche commerciali sleali, in modo da tutelare tutti gli agricoltori e un’ampia maggioranza di imprese agroalimentari dell’Ue: ha quest’obiettivo l’accordo politico raggiunto fra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione su un nuovo complesso di norme.

La nuova legislazione europea riguarda i prodotti agricoli e alimentari commercializzati lungo la filiera alimentare e vieta, per la prima volta, fino a 16 pratiche commerciali sleali imposte unilateralmente da un partner commerciale all'altro. Le pratiche commerciali sleali da vietare comprendono: i ritardi nei pagamenti di prodotti alimentari deperibili; la cancellazione degli ordini all'ultimo minuto; le modifiche unilaterali o retroattive ai contratti; l'obbligo imposto al fornitore di pagare per gli sprechi e il rifiuto dei contratti scritti. Altre pratiche saranno autorizzate solo se soggette a un accordo preventivo tra le parti interessate chiaro e privo di ambiguità.

L'accordo raggiunto si applica a chiunque intervenga nella filiera alimentare con un fatturato fino a 350 milioni di euro, con livelli differenziati di protezione per i soggetti che sono al di sotto di tale soglia. Le nuove disposizioni si applicheranno a dettaglianti, imprese di trasformazione alimentare, grossisti, cooperative, organizzazioni di produttori o singoli produttori che si trovino a esercitano una qualsiasi delle pratiche commerciali sleali individuate.

Un elemento importante della direttiva è che gli Stati membri possono introdurre una soglia superiore a 350 milioni di EUR nella loro legislazione nazionale o adottare ulteriori misure, se lo ritengono necessario. L'accordo prevede inoltre una clausola di riesame fissata a 4 anni, il che significa che le disposizioni del testo legislativo dovranno essere valutate ed eventualmente riviste nel corso del prossimo mandato parlamentare.

Nella riunione finale dei negoziati con i rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio, Phil Hogan, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: "L'accordo apre la strada a una prima legislazione europea che assicura una protezione significativa a tutti gli agricoltori dell'UE, alle loro organizzazioni e alle piccole e medie imprese, che saranno d'ora in poi protetti nei confronti di tutti i grandi operatori che agiscono in maniera sleale e in violazione delle norme”.

L'attuazione di queste disposizioni non comporterà un aumento dei prezzi per i consumatori.

Per adottare formalmente il testo, occorrerà una votazione del Parlamento europeo e del Consiglio. Una volta adottato integralmente, gli Stati membri dovranno recepire il nuovo testo legislativo nel loro diritto nazionale.

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