Un occhio al passato, per un effetto vintage e uno al presente, in cui la parola chiave è rispetto per l’ambiente: il packaging si sta evolvendo nelle sue diverse forme, anche per quanto riguarda la grafica. E accanto a imballaggi sempre più tech ecco che spuntano anche confezioni con colori e materiali vintage oppure che strizzano l’occhio alle passerelle delle sfilate di moda. Giovanni Brunazzi, uno dei maestri della grafica italiana, patron della Brunazzi & Associati e docente di packaging design al master in packaging dell’Università degli Studi di Parma, ha spiegato in un articolo uscito su Repubblica.it quali sono le ultime tendenze.
Per quanto riguarda il vintage, il ritorno al passato passa per i materiali: ritornati in auge (laddove è possibile) il cartone canettato o il cartoncino. Si aprono finestre per far vedere il prodotto, la forma della finestra stessa diventa elemento centrale per il packaging. Oppure si propongono soluzioni per trasformare il packaging in un gioco, in un oggetto.
Anche il minimalismo è di moda: pochi colori, uno o due, forme semplici, scatole ed etichette sobri, ai limiti dell’accennato, i caratteri si rimpiccioliscono, evocando lusso e anche un po’ di mistero, escono dai canoni classici della categoria di appartenenza. E poi gli Anni 60. “Confezioni in metallo, sagomate, coloratissime, preziose, con dorature o color argento, trattamenti che spingono a mettere nel carrello il prodotto prima ancora di aver inteso di cosa si tratti” spiega Brunazzi. Il ritorno al packaging che diventa pacchetto regalo, oggetto di per sé, anche da conservare.
Anche il packaging abbraccia la formula della portabilità (Ready-to): “Confezioni pronte per essere appese, per essere trasportate come uno shopper o messe in spalla”. Ma anche comode per i retailer per entrare a scaffale comodamente senza bisogno di esser impilate. L’”Edizione limitata” è un altro must: il prodotto magari è lo stesso ma la confezione cambia, si allarga, si colora, cambia forma, si adatta alla stagione o all’evento. Come per i prodotti anche per gli imballaggi la natura, intesa in senso ampio, è sempre più al centro delle aziende: ecco quindi che anche per il packaging si opta per materiali grezzi, naturali, rispettosi dell’ambiente, pacchetti che ricordano quelli del mercato rionale, sacchetti di carta, cordini grezzi, materiali riciclati. Rigorosamente plastic free.
Nei nuovi imballaggi, inoltre, in molti casi si rispecchiano i colori delle passerelle delle sfilate, il black and white, rigoroso ai limiti del grafico. Il nude con i sui i toni del beige, del rosato, acquarello. La moda docet, insomma, anche in questo campo.
E dalla Silicon Valley approda il gradiente, l’ombra, la sfumatura, ormai familiare nelle icone dello smart-phone da Instagram a Apple Music, da Airbnb a Spotify diventa perno su cui molti pack designer si ispirano per le merceologie più varie dal medical al food. Si inventa, si sfuma, si gioca anche con le ombre, con un’unica regola per tutti: i colori devono essere vividi.
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