Report ISMEA Settore Latte, molto bene l'export italiano di formaggi
Brilla il settore lattiero-caseario italiano nel 2024 portando l’Italia al secondo posto tra gli esportatori di formaggi e latticini nel mondo, superando Paesi Bassi e Francia, e posizionandosi alle spalle dei tedeschi. Questo quanto condiviso da ISMEA mercati nel report di settore che trovate in allegato qui sotto. Esportazioni record per oltre 5,4 miliardi di euro, pari a circa 658 mila tonnellate di prodotto, trainate dalle domande di Francia (146.443 t), Germania (89.909 t) e USA (40.878 t).
Nel primo trimestre del 2025, l’export del comparto ha continuato a correre: +13,8% in valore e +3,4% in volume rispetto allo stesso periodo del 2024. Le vendite sono aumentate soprattutto verso Stati Uniti e Regno Unito, ma anche Francia e Germania restano i principali mercati di sbocco, assorbendo insieme il 36% del totale.
Crescite particolarmente rilevanti per: Formaggi freschi, +12,4% in volume; Grana Padano e Parmigiano Reggiano, +8,7% in volume e +11,4% in valore; Formaggi grattugiati: +10,7% volume, +12,2% valore; Gorgonzola: +4,8% volume.
Il 2025 si è aperto con una leggera contrazione della produzione di latte vaccino: -1% in Italia nel primo quadrimestre, in linea con il calo registrato nei maggiori Paesi europei (Germania -2,9%, Francia -1,8%). Nonostante ciò, i prezzi del latte alla stalla hanno raggiunto livelli record: in Italia hanno superato i 59 €/100 litri (+16%), trainati dal forte mercato dei formaggi Dop. Anche l’import mostra dinamicità, soprattutto per il latte sfuso che segna un aumento del 6,3% in volume nel 2024, con forti aumenti da Francia (+69%) e Slovenia (+28%).
Prezzi storicamente alti per:
- Grana Padano (9 mesi): 11 €/kg a giugno (+14%)
- Parmigiano Reggiano (12 mesi): 13,3 €/kg (+21%)
- Burro: 7,2 €/kg (+9,5%)
Consumi domestici in ripresa sul fronte interno che si registrano nei primi quattro mesi del 2025 una spesa delle famiglie per prodotti lattiero-caseari in aumento (+7,7%) e lieve crescita anche nei volumi acquistati (+0,8%).
In crescita yogurt (+5,4%) e formaggi (+4,1%), mentre continua a calare l'acquisto di latte alimentare.
Si respira un clima di fiducia positivo negli allevatori, grazie alla tenuta dei prezzi in stalla e dell'andamento degli affari correnti mentre cambia la temperatura per gli operatori dell'industria di trasformazione in considerazione delle incertezze del contesto geopolitico globale e dei dazi USA.
Nonostante una produzione in leggero calo, il settore lattiero-caseario italiano gode di ottima salute grazie a export in forte espansione, prezzi sostenuti e una domanda estera dinamica. Un successo da record che conferma la forza delle trasformazioni agroalimentari del Made in Italy nel mondo.