L’Europa investe sull’intelligenza artificiale, e più in generale, in ambito digitale, si pone tre obiettivi chiave: una tecnologia al servizio delle persone; un'economia equa e competitiva e una società aperta, democratica e sostenibile. Questi obiettivi sono sottesi alla Strategia europea in materia di dati, che la Commissione Ue ha da poco presentato assieme a un Libro Bianco sull’intelligenza artificiale. La presidente, Ursula von der Leyen, ha spiegato: “La strategia copre tutto: dalla cibersicurezza alle infrastrutture critiche, dall'istruzione digitale alle competenze, dalla democrazia ai media. Voglio un'Europa digitale che rifletta il meglio dell'Europa: apertura, equità, pluralismo, democrazia e sicurezza”.
La Strategia
La strategia punta in primo luogo a creare un vero Spazio europeo dei dati, un mercato unico basato su regole di accesso e utilizzo chiare, eque e condivise e in cui i dati dovrebbero essere accessibili a tutti, soggetti pubblici o privati, start-up o mega imprese, in modo da consentire agli stessi soggetti di adottare decisioni migliori, sulla base delle informazioni raccolte grazie a quei dati.
Se questo è l’obiettivo finale, la Commissione ha previsto anche una sorta di road map, proponendo in primo luogo di istituire il corretto quadro normativo per la governance dei dati, l'accesso e il riutilizzo degli stessi tra imprese, tra imprese e pubblica amministrazione e all'interno delle amministrazioni. In secondo luogo, intende sostenere lo sviluppo dei sistemi tecnologici e della prossima generazione di infrastrutture, che permetteranno all'UE e a tutti gli operatori di avvalersi delle opportunità offerte dall'economia dei dati. Da ultimo, varerà azioni settoriali specifiche volte alla costruzione degli spazi europei dei dati, ad esempio nell'ambito della produzione industriale, del Green Deal, della mobilità o della salute.
La Commissione si adopererà inoltre per colmare ulteriormente le lacune in termini di competenze digitali dei cittadini europei, studiando soluzioni finalizzate ad attribuire loro un maggiore controllo su chi può accedere ai loro dati generati automaticamente.
Intelligenza artificiale
Nel libro bianco presentato (in allegato il documento), la Commissione propone un quadro per un'intelligenza artificiale affidabile: la Commissione ritiene che possa essere “vincente” per i cittadini, per le amministrazioni pubbliche e per le imprese, ma che debba anche essere “umano-centrica”. L’esecutivo comunitario intende promuovere un “ecosistema di fiducia” e “un ecosistema di eccellenza” attorno all’Intelligenza artificiale. “I sistemi di IA possono essere complessi e comportare rischi significativi in determinati contesti, pertanto è essenziale rafforzare la fiducia in questo ambito”, spiega la Commissione Ue in una nota. La Commissione Intende legiferare, con regole più strette laddove i rischi dell’Intelligenza Artificiale siano più alti. In partenariato con il settore pubblico e privato, l'obiettivo è mobilitare risorse lungo l'intera catena del valore e creare i giusti incentivi per accelerare la diffusione dell'IA, anche per le piccole e medie imprese e mediante la collaborazione con gli Stati membri e la comunità scientifica, al fine di attirare e trattenere i talenti.
Prossime tappe
La Commissione presenterà nel corso dell'anno una legge sui servizi digitali e un piano d'azione per la democrazia europea, proporrà una revisione del regolamento eIDAS e rafforzerà la cibersicurezza attraverso un'unità congiunta a questo dedicata. La consultazione pubblica sul libro bianco sull'intelligenza artificiale resterà aperta fino al 31 maggio. la Commissione sta inoltre raccogliendo riscontri sulla sua strategia per i dati. Alla luce dei contributi ricevuti, la Commissione intraprenderà ulteriori azioni per sostenere lo sviluppo di un'IA affidabile e di un'economia basata sui dati.