Un hub per stoccare e recuperare alimenti da destinare poi alle persone più indigenti: si chiama "ZeroSprechi" l'iniziativa portata avanti dal Comune di Milano, Assolombarda e Politecnico. Potenzialmente sarà possibile recuperare 60 tonnellate di cibo all'anno (equivalente di 220 mila pasti) per un valore di 380 mila euro e un risparmio di 5.400 euro sullo smaltimento dell'umido.
Il Comune ha individuato uno spazio pubblico non utilizzato nel Municipio 9 e lo ha reso disponibile come hub del progetto per lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti recuperati agli enti del terzo settore, alle organizzazioni beneficiarie e alle organizzazioni non profit. Dall’altra parte il Politecnico di Milano ha elaborato uno studio di fattibilità della rete e monitorerà l'operatività dell'hub e gli impianti generati dal progetto per 12 mesi, costruendo un modello logistico estendibile e replicabile in altri quartieri. Assolombarda, invece, ha individuato e coinvolto alcune aziende che hanno aderito al progetto, e ha fornito il bollino 'ZeroSprechi', ideato e offerto dal Gruppo Armando Testa per valorizzare le imprese virtuose e porre l'attenzione sul grande tema della gestione delle eccedenze alimentari.
Banco Alimentare della Lombardia, vincitore del bando di assegnazione dell'hub, garantirà la gestione operativa e quotidiana del modello elaborato dal Politecnico, recuperando le eccedenze alimentari e distribuendole alle strutture caritative e partner del territorio. Mentre il Programma QuBì - la ricetta contro la povertà infantile – che ha già avviato un hub simile in via degli Umiliati, aderisce al progetto finanziando l’allestimento e la gestione dell’hub.