In calo la raccolta di latte vaccino, migliorano i prezzi alla stalla
Il 19 marzo a Bruxelles si è tenuto il meeting trimestrale del Milk Market Observatory, l’Osservatorio della Commissione Europea sul settore lattiero-caseario comunitario. L’incontro si è svolto alla presenza dei principali stakeholders della filiera, tra cui il Presidente del gruppo Milk and Dairy del Copa-Cogeca, Giovanni Guarneri.
Di seguito, i principali punti emersi:
PRODUZIONE
- La produzione 2023 ha superato dello 0,1% la produzione del 2022, ma la raccolta di latte vaccino è in calo da agosto 2023. A gennaio 2024, la raccolta di latte è diminuita dell’1,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si registrano consegne in aumento negli Stati baltici e in alcuni paesi orientali dell’UE; si osserva un calo in 15 paesi, principalmente in Irlanda, Bulgaria, Ungheria, Olanda e Germania. Il valore stimato della produzione di latte dell’UE per il 2023 è inferiore rispetto al 2022 (-6%) ma superiore rispetto al 2021 (+28%);
- La produzione di SMP è diminuita del 4,9% nel 2023, ma cresce la produzione di altri prodotti: WMP (+3%), burro (+2,2%), formaggio (+1,5%), latte concentrato (+6,7%), latte alimentare (+0,3%), fermentati (+1,8%) e panna (+3%);
- Nel 2023, la raccolta di latte nei principali paesi/regioni esportatori (Ucraina, UE, USA, Regno Unito, Nuova Zelanda, Argentina, Uruguay) è stata stagnante a causa di una debole seconda metà dell’anno; si osservano leggeri aumenti in Ucraina (+0,2%), Nuova Zelanda (+0,9%), Uruguay (+1,2%) e Unione Europea (+0,1%);
PREZZI
- Dopo il calo nella prima parte del 2023, da settembre si registra un aumento dei prezzi medi del latte alla stalla, con un ulteriore incremento dello 0,3% a gennaio 2024, per un valore medio di 46,7 cent/kg. I prezzi sono inferiori del 16% rispetto a gennaio 2023, ma superiori del 15% rispetto alla media degli ultimi 5 anni;
- Per quanto riguarda i prodotti lattiero-caseari, si osserva un generale aumento nell’ultimo mese, a eccezione dell’SMP (-0,7%) e del siero in polvere (-5,6%), i quali risultano gli unici prodotti in calo anche rispetto alla media degli ultimi 5 anni, rispettivamente del -7% per l’SMP e del -15% per il siero in polvere. In forte crescita il burro, +18% nell’ultimo anno e +26% in confronto alla media degli ultimi 5 anni. L’Oceania è l’esportatore più competitivo sui prezzi per il WMP, mentre gli USA lo sono per il cheddar e per l’SMP; l’UE rimane l’esportatore più competitivo per il burro.
GIACENZE
- la valutazione dei livelli delle scorte dell'UE è basata su un approccio residuale (produzione UE + importazioni UE - consumo interno UE - esportazioni UE) e mostra un calo delle scorte di SMP, dovuto alla minore produzione nel quarto trimestre del 2023. Nel dicembre 2023, le scorte di SMP erano inferiori a quelle di dicembre 2022 (-50 000 t), e alla pari con due anni fa. Le scorte di burro sono diminuite sostanzialmente nella seconda metà del 2023 e sono molto più basse (-50 000 t) rispetto a dicembre 2022 a causa della buona domanda interna e globale. Anche le scorte di formaggio sono diminuite e sono inferiori rispetto agli anni precedenti (ca. 300.000 t);
BIOLOGICO
- Il 3,7% del latte raccolto in UE a gennaio 2024 era biologico. Quattro stati membri (Germania, Francia, Danimarca e Austria) contano per il 77% della produzione totale comunitaria di latte biologico. Il prezzo medio nell’UE a gennaio era di 53,6 cent/kg, come a dicembre 2023;
MANGIMI
- I costi dei mangimi (basati su un mix di cereali, farina di colza e farina di soia) sono rimasti stabili negli ultimi 6 mesi e sono inferiori del 36% rispetto al picco di aprile 2022;
IMPORT/EXPORT
- le esportazioni globali di prodotti lattiero-caseari sono aumentate del +0,2% nel 2023, grazie soprattutto a formaggio e SMP. Unione Europea, Nuova Zelanda e USA, insieme, detengono l’80% dei volumi totali delle esportazioni, con le prime due che hanno acquisito quote globali a scapito degli USA. Dopo due anni di declino, tornano a salire le esportazioni complessive dell’UE, registrando un +6% di aumento nel 2023 rispetto al 2022, anche se si osserva un rallentamento verso fine anno. Per quanto riguarda il latte in polvere, i prodotti UE affrontano una crescente concorrenza da parte della Nuova Zelanda. Le principali destinazioni dei prodotti lattiero-caseari europei per il 2023 sono Regno Unito e Cina, seguite dall’Algeria che, con una crescita del 38% nell’ultimo anno, supera gli Stati Uniti e l’Indonesia. Forte crescita anche per le esportazioni in Malesia, Arabia Saudita, Thailandia ed Egitto.
- Nel 2023, si osserva una domanda solida da parte dei paesi del Medio Oriente e Nord Africa, Messico e Brasile, in gran parte compensate dal calo della Cina (-7% nell’ultimo anno) e del Sudest asiatico, anche se di recente si osserva una ripresa per Thailandia, Vietnam e Malesia.
CONSUMI
- Il maggiore costo della vita porta i consumatori a ridurre l’acquisto di prodotti biologici e prodotti freschi, passando a quelli surgelati. Le Marche del Distributore acquisiscono quote di mercato.
Al termine dell'incontro, la Commissione ha presentato i potenziali motori dell'evoluzione del mercato a breve termine (diminuzione dell'offerta mondiale, rallentamento dell'inflazione alimentare, costo della produzione, condizioni agrometeorologiche, prospettive delle colture, domanda globale, ecc.); nonostante un miglioramento del sentimento generale negli ultimi mesi, l’incertezza sulla ripresa della domanda e sugli effetti dei fattori geopolitici non consente di delineare una direzione chiara per il mercato. I prezzi del latte nell'UE stanno migliorando mentre l'offerta di latte continua a diminuire.