Una collaborazione fra Arla Food e Aldi, (Albrecht-Discount), importante insegna della distribuzione tedesca, ma presente in diversi paesi europei, messa in piedi da un lato per rendere ancora più sostenibile e di qualità il cibo prodotto nel Regno Unito, dall'altro per agevolare la commercializzazione di quei prodotti.
In quel Paese Arla ha promosso un nuovo programma, Arla UK 360: da quest'anno sono state portate avanti su un campione di 79 agricoltori soci della cooperativa lattiero casearia, delle sperimentazioni di diverse tecniche e pratiche produttive in stalla, più etiche e sostenibili. Sperimentazioni attuate per migliorare la gestione degli animali in un’ottica di maggior salute e benessere, rafforzare le conoscenze, le capacità e le competenze degli operatori del settore, ridurre l'impatto ambientale attraverso una più efficace gestione delle risorse naturali. Rientrano nell'elenco degli obiettivi anche la volontà di coinvolgere e sensibilizzare maggiormente la popolazione locale verso le attività degli agricoltori e di migliorare la gestione delle aziende, in un'ottica di maggiore resilienza, facilitando anche lo scambio e la condivisione tra le stesse aziende e il networking.
Aldi è il primo rivenditore nel Regno Unito ad avere aderito al programma. Questa sinergia e collaborazione si tradurrà in un “premium” aggiuntivo che sarà dato a quei produttori che, aderendo al programma, si impegnano a rispettano questo nuovo modello di business sostenibile: Aldi da parte sua garantirà una maggiore valorizzazione dei prodotti e di conseguenza un ritorno economico per gli agricoltori.
Graham Wilkinson, responsabile del comparto Agriculture presso Arla Foods UK e leader strategico per il programma Arla UK 360 ha così commentato questa iniziativa: "Questo programma rappresenta la nostra visione per il futuro, su come vogliamo aiutare e supportare i nostri agricoltori a implementare modelli produttivi sostenibili. In questo senso risulta fondamentale anche il supporto a questo programma da parte dei rivenditori e da chi gestisce tutte le attività di ristorazione, poiché solo così, chiudendo la filiera e arrivando fino ai consumatori, si può avere successo".
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