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PARMIGIANO REGGIANO: approvato il nuovo piano produttivo

PARMIGIANO REGGIANO: approvato il nuovo piano produttivo

Durante l’Assemblea generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano dello scorso 28 Marzo, è stato approvato il bilancio 2017 e anche il nuovo piano produttivo.

Durante l’Assemblea generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano dello scorso 28 Marzo, è stato presentato e approvato il bilancio 2017. I dati mostrano che l'anno che si è appena concluso è stato particolarmente positivo per il Parmigiano reggiano, con una crescita produttiva pari a circa il 5,2% (per un totale di 3.650.562 forme). E, nonostante le condizioni di incertezza dei mercati e i cambiamenti dei modelli di consumo, il Parmigiano reggiano ha dimostrato di riuscire ad avere delle  buone performance nelle vendite e a tenere alti i livelli di prezzo.

Tuttavia, il continuo aumento produttivo potrebbe mettere a rischio l’attuale situazione, come ha affermato anche il Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli: “Il mercato sta premiando il nostro lavoro, ma gli aumenti di produzione sono significativi e non possono non delineare un rischio di calo dei prezzi. La sfida che ci attende è quella di collocare il Parmigiano Reggiano sul mercato ad un prezzo remunerativo: nei primi mesi del 2018 abbiamo già riscontrato un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a superare quota 3,7 milioni. Per questo motivo abbiamo presentato un piano di regolazione dell’offerta innovativo, semplice ed efficace che ci permetterà di crescere in modo razionale e con flessibilità, così da potere reagire prontamente ai cambiamenti del mercato”.

E' stata poi approvata una modifica all'attuale piano produttivo 2017-2019 e dato il via libera a quello successivo 2020-2022. Il  piano produttivo è un sistema utilizzato dai Consorzi di tutela finalizzato a monitorare l’offerta di prodotti che vengono immessi sul mercato per poter così regolare indirettamente anche le dinamiche dei prezzi: mantenere bassi i quantitativi di prodotto da rendere disponibili sui mercati, permette di regolare il livello dei prezzi (evitando di farli scendere eccessivamente).

Il Piano produttivo che è stato approvato dall’Assemblea prevede innanzitutto la definizione della PEC (produzione di equilibrio comprensoriale) dal 2019 al 2022 per un valore di 17,8 milioni di q.li di latte trasformato. La PEC corrisponde al livello produttivo al di sotto del quale il Consorzio non applicherà nessuna contribuzione aggiuntiva, in caso di produzione superiore alle quote assegnate. Se al contrario, tale limite verrà superato, gli allevatori saranno soggetti ad una contribuzione aggiuntiva pari a 15 euro/q.le (al posto dei precedenti scaglioni percentuali di contribuzione).

Gli allevatori che avranno uno splafonamento superiore al 20% rispetto alla quota assegnata diventano “grandi splafonatori”. Ad essi è imputata una contribuzione unica pari a 25 euro/q.le. Essi saranno inoltre esclusi da tutta una serie di vantaggi quali la compensazione di caseificio e comprensoriale, gli sconti soggettivi e l’eventuale franchigia annuale.

Sono soddisfatto dell’accordo che è stato approvato dall’Assemblea dei Consorziati. Gli obiettivi del piano produttivo sono sostanzialmente tre: rendere la regolazione dell’offerta più semplice ed efficace, frenare i grandi splafonatori con misure più severe, dare all’Assemblea la possibilità di intervenire sul piano anno per anno con flessibilità per accompagnare la crescita del comparto nel modo migliore” ha concluso Nicola Bertinelli.

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