Vola la produzione olandese di formaggi, cresciuta in maniera esponenziale dal 2012, ma allo stesso tempo restano contenuti i consumi in tutta l’Europa Nordoccidentale. Questa situazione, spiega in un report Raboresearch Food& Agribusiness - centro studi e ricerche della banca cooperativa olandese Rabobank, ha ridotto i margini di guadagno e indebolito la posizione dei produttori di formaggio olandesi, considerato che i Paesi Bassi, la Germania e il Belgio rappresentano il principale mercato di consumo per i formaggi olandesi, in particolare quelli semi-duri, come il Gouda.
Cionostante, la produzione è destinata a lievitare ancora, raggiungendo le circa 930mila tonnellate entro il 2022. Per avere migliori margini di guadagno, i produttori dovranno concentrarsi sul valore aggiunto di tutta la filiera e tenere conto dei cambiamenti nelle preferenze da parte dei consumatori, sempre più orientati verso prodotti locali, tipici e acquisti online.
Al di fuori dell'UE, accordi commerciali come l'Accordo di partenariato economico, attuato il 1 ° febbraio 2019 con il Giappone - la più grande destinazione di esportazione di formaggi olandesi al di fuori dell'Europa - dovrebbero incrementare le possibilità di esportazione.