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REALTA' AUMENTATA: una sfida per controllare e gestire la sicurezza alimentare

REALTA' AUMENTATA: una sfida per controllare e gestire la sicurezza alimentare

Gli strumenti di realtà aumentata potrebbero essere utili per verificare la sicurezza alimentare, soprattutto quando non è possibile eseguire i controlli sul campo  

Nuove tecnologie digitali al servizio della sicurezza alimentare per consentire azioni di verifiche a distanza e garantire così l’efficienza e la sicurezza delle catene di approvvigionamento, anche quando è impossibile effettuare controlli sul campo, come successo durante l’emergenza Covid 19: secondo Thomas Burke, scienziato per la tracciabilità e la sicurezza alimentare presso il Global Food Traceability Center, Institute of Food Technologists di Chicago è questa la strada che l’industria alimentare deve percorrere nell’immediato, come scrive su Forbes. In particolare, una soluzione potrebbe essere la realtà mista/aumentata una tecnologia con il potenziale per migliorare le pratiche di sicurezza alimentare, la conformità e la verifica.

Durante il periodo più critico dell’emergenza Covid, molte realtà, anche del settore food, hanno subito criticità legate alla carenza di personale. E il settore dei controlli e audit non ne è stato esente: a inizio maggio, quasi 145 impiegati sul campo per il Servizio di sicurezza alimentare e ispezione dell'USDA erano assenti dal lavoro a causa dell'esposizione al virus COVID-19, ha raccontato CBC News. Nonostante la proliferazione di tecnologie digitali e comunicazione istantanea, le riunioni faccia a faccia e le ispezioni sul campo sono ancora uno dei mezzi principali per garantire la sicurezza alimentare. Ma considerato che l’emergenza Covid-19 è ancora in atto, con riflessi sulla salute e sull’economia, secondo lo scienziato, è importante cercare soluzioni per affrontare le criticità emerse.

La Realtà virtuale
La Realtà mista/aumentata è essenzialmente una raccolta di strumenti hardware e software basati sulla digitalizzazione del campo visivo di un utente. Nella Realtà mista, in particolare gli oggetti virtuali non vengono semplicemente sovrapposti alla realtà circostante, ma sono ancorati ad essa, in modo che l’utilizzatore possa interagirvi, creando un’esperienza particolarmente dinamica.
Nel caso specifico della sicurezza alimentare, gli ispettori e gli auditor valutano gli ambienti di produzione sulla base di processi fisici, chimici e di altro tipo per controllare la presenza e la crescita di agenti patogeni e altri contaminanti. Nella creazione di un piano di sicurezza alimentare, un team di persone valuta ogni punto in cui può essere presente un pericolo ed elabora metodi di prevenzione, durante le visite nelle strutture. In un mondo post-Covid, questo è difficile e impegnativo da eseguire, ma anche costoso e richiede molto tempo per gestire il personale in più siti.

La digitalizzazione dei campi di visuale e la rappresentazione digitale degli oggetti al loro interno migliorerebbe le pratiche di verifica della sicurezza alimentare. In tal caso, il tecnico potrebbe lavorare a distanza con un dipendente, condividendo la stessa visuale dello schermo, per rilevare le aree di miglioramento necessarie o le indagini supplementari. I flussi digitali di dati potrebbero anche accompagnare questi punti di contatto digitali, come le letture di temperatura o umidità. Si avrebbe così a portata di mano una rappresentazione digitale dell’intero processo di produzione del prodotto.

Per far sì che questo processo possa diventare realtà, sottolinea Burke, le imprese alimentari dovrebbero collaborare con le aziende tecnologiche per sviluppare insieme soluzioni e quindi aumentare la sicurezza alimentare. Al momento siamo ancora agli albori della realtà mista/aumentata nel settore agricolo, ma alcune applicazioni si stanno sviluppando. 

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