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Soia, produzioni in calo in Brasile

Soia, produzioni in calo in Brasile

Effetti degli eventi meteorologici sul commercio

Il report di aggiornamento del mese di luglio rilasciato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) sull’andamento delle colture oleaginose in Brasile registra, per l’anno commerciale 2023/24, una revisione al ribasso delle stime relative alla produzione di soia nel paese sudamericano. In particolare, la riduzione stimata rispetto alla precedente previsione, pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, è dovuta soprattutto agli effetti negativi esercitati dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli che hanno interessato le principali regioni produttive brasiliane, tra cui le forti piogge e le inondazioni che, nel mese di maggio, hanno compromesso le produzioni nella parte meridionale del paese, specialmente nello stato del Rio Grande do Sul. La produzione nazionale prevista per l’anno 2023/24 si attesta dunque sulle 150 milioni di tonnellate, nonostante le stime indichino un aumento della superficie coltivata a soia in Brasile, per un totale di 45,8 milioni di ettari (+3% rispetto al 2022/23).

Il volume di frantumazione è rivisto al rialzo, per un totale di 55,1 milioni di tonnellate, dovuto soprattutto ai nuovi obiettivi di produzione di biocarburanti. In rialzo, di conseguenza, le stime relative alla produzione di olio di semi di soia, per un volume previsto di 11 milioni di tonnellate.

Sul fronte dei prezzi, alla borsa di Chicago il mese di maggio 2024 registra un valore inferiore del -12% rispetto al prezzo di maggio 2023; tuttavia, il listino è in crescita rispetto ad aprile 2024, a causa delle stime al ribasso sul raccolto regionale conseguenti agli effetti delle inondazioni e degli altri fattori meteorologici. Le stime indicano che questa condizione, in aggiunta alla svalutazione del real brasiliano rispetto al dollaro, supporterà il livello dei prezzi per tutto il resto dell’anno.

Per quanto riguarda il commercio, le stime indicano un volume esportato di soia pari a 94 milioni di tonnellate per l’anno 2023/24, a causa di una riduzione del raccolto e degli scambi in atto dal mese di febbraio 2024; per il periodo febbraio-maggio, in particolare, i dati indicano una riduzione delle esportazioni del -2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma in crescita del +11% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Tra i principali partner, rimane robusta la domanda della Cina, per la quale il Brasile è il principale fornitore di soia (70% delle importazioni). In calo anche le previsioni relative alle esportazioni di olio di semi di soia, dovute a una riduzione degli acquisti indiani, al consumo interno brasiliano per la produzione di biocarburanti e al rinnovato ruolo da protagonista del prodotto argentino sul mercato, per un totale di 1,1 milioni di tonnellate. Per il periodo febbraio-maggio 2024, le esportazioni di olio di semi di soia brasiliane hanno raggiunto le 443,8 mila tonnellate, il -55% rispetto al dato dello stesso periodo dell’anno precedente e il -31% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. In riferimento alle farine, le stime indicano un volume di esportazione di 21,5 milioni di tonnellate, in crescita a causa del maggior volume di prodotto frantumato e della maggiore richiesta globale.

Scorte finali di soia previste sulle 3,5 milioni di tonnellate, a causa degli alti volumi di frantumazione e al forte export.

 

Per l’anno commerciale 2024/25, invece, le stime indicano una produzione di soia nazionale in crescita, per un valore di 160 milioni di tonnellate, nel contesto di una superficie coltivata prevista intorno ai 46,3 milioni di ettari, anch’essa in crescita rispetto all’anno 2023/24.

Il volume di frantumazione è stimato sulle 55,3 milioni di tonnellate, mentre la produzione di olio di semi di soia si prevede che raggiunga gli 11,1 milioni di tonnellate, sempre guidata da una tendenza in crescita del consumo industriale di olio per la produzione di biocarburanti.

Le stime relative al commercio prevedono un’esportazione di 99 milioni di tonnellate di soia per il 2024/25, grazie alla forte domanda internazionale, alla ripresa prevista del raccolto brasiliano e a un tasso di cambio più favorevole che collocherà il Brasile in una posizione di vantaggio competitivo rispetto agli altri principali esportatori mondiali di soia. In ripresa, per il 2024/25, anche le esportazioni di olio di semi di soia, per un dato stimato di 1,2 milioni di tonnellate, grazie soprattutto a una prevista ripresa delle importazioni dell’India. Per le farine di soia, export previsto in crescita per un dato di 21,7 milioni di tonnellate.

Scorte finali di soia per il 2024/25 stimate sulle 5,7 milioni di tonnellate, grazie a un aumento previsto delle produzioni.

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