Far vivere un'esperienza unica al cliente, ma anche dargli comodità e opportunità, grazie alla tecnologia: sono alcune delle strade che imprenditori e commercianti stanno testando per incentivare gli acquisti, coinvolgendo il cliente e fidelizzandolo. Non è più solo importante il "cosa" si vende, ma sta diventando sempre più centrale anche il "come", l'allestimento delle merci, quindi, soprattutto per i negozi fisici. Tanto che si può parlare di vero e proprio "teatro di vendita", come mette in luce una ricerca del gruppo Taylor, società di comunicazione multimediale nordamericana. Se l'obiettivo, ieri come oggi, è lo stesso, fidelizzare il cliente, appunto, quello che cambia è proprio il "teatro di vendita", che evolve in base a tendenze attinte dai mondi più disparati, design, moda, consumi. Per il 2019, prendendo spunto dalla ricerca, si possono suddividere quelle tendenze in tre gruppi: experience, comodità e tech.
Il cliente deve avere a che fare con un’esperienza nuova, diversa da quella che potrebbe avere acquistando online. Quindi la natura, nelle sue versioni più varie entra in tutte le comunicazioni. I motivi? Una generale maggiore attenzione verso l’ambiente, riscaldamento globale e cambiamenti climatici in cima alla lista. La forza del negozio fisico è nella sua possibilità di utilizzare la multisensorialità, tatto e olfatto soprattutto, in quanto preclusi ai siti online, quindi molto touch and feel e profumazioni diffuse e suadenti. Per dare al cliente la sensazione di vivere un’esperienza unica, imprevedibile e divertente. Tanto meglio se si può poi raccontare e condividere sui social. E quindi anche quest’anno, una delle mosse vincenti potrebbe essere quella di puntare su vendite flash e popup store: stupire e condividere, questo è il motto.
Per quanto riguarda la comodità, che siano chioschi, o aree dedicate, lo shop-in-shop diventa un’area di attrazione, dove si può azzardare, offrire prodotti iconici o alzare il tiro, il loro mix restituirà unicità al punto di vendita. E nello stesso tempo offrirà al cliente la comodità di ritrovare la qualità dello specialista all’interno di un unico punto di vendita. Lo shopping su Internet ha sicuramente avuto un impatto sui centri commerciali e sui negozi indipendenti, ma è tempo di una ritrovata comodità anche grazie ad una sempre maggiore spinta verso l’omnicanalità: i costi di spedizione si alzano, ritirare nei punti di vendita fisici potrà essere un’opportunità per le insegne e per il cliente.
Trovare sconti e promozioni ormai è semplice, sia nei negozi fisici che in quelli online. Per dare qualcosa di aggiuntivo e di diverso, si andrà sempre di più verso informazioni che siano di filiera, di storytelling, di attenzione al sociale ma anche di utilizzo: come lo cucino? come lo lavo? Un potenziale di creatività per guidare il cliente nelle sue scelte o per dargli uno strumento in più per selezionare un prodotto invece di un altro.
Infine, il Tech: le app per lo shopping sono molto popolari e sempre più spesso si punta a offrire contenuti educativi, giochi interattivi e una partecipazione a delle community, che offrono una varietà di opportunità per costruire brand e fidelizzazione e piacciono ai clienti. Quindi gli imprenditori dovranno sempre più usare le app per connettersi, per mettersi in rete, non solo per vendere. Restando sul fronte tecnologia, un altro passaggio chiave è quello di implementare l'intelligenza artificiale (AI) e la realtà virtuale. L’e-commerce si arricchisce di realtà virtuali per simulare la vendita in negozio, consentendo di provare, misurare e immaginare i prodotti in vendita. L’obiettivo per i punti vendita è di sfruttare le intelligenze in grado di modellarsi sui dati raccolti dalla user experience per offrire servizi sempre più ficcanti. Senza dimenticare che telefoni, tablet e orologi sono i mezzi con cui collegarsi ai clienti, ma i messaggi generici non piacciono più e innervosiscono; la mole di dati raccolta da carte fedeltà e concorsi vari rielaborata dalle IoT permetterà di trovare una nuova sintonia con il (singolo) cliente.