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Ue, a febbraio commercio agroalimentare in crescita

Ue, a febbraio commercio agroalimentare in crescita

Export oltre i 19 miliardi di euro

In crescita il commercio agroalimentare dell’Unione Europea, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione relativi al mese di febbraio 2025. In particolare, il valore dell’export raggiunge i 19,6 miliardi di euro, in aumento del +3,0% rispetto a gennaio e del +1,4% in confronto a febbraio 2024. In calo del -5% su base mensile, invece, le importazioni di prodotti agroalimentari, per un valore pari a 15,2 miliardi di euro, che rimane tuttavia più alto del 15% rispetto al valore di febbraio 2024. Di conseguenza, la bilancia commerciale del mese di febbraio registra un surplus di 4,4 miliardi di euro, in crescita del +47% rispetto allo scorso mese ma del 28% inferiore nel confronto su base annua.

 

Export

L’export agroalimentare comunitario dei primi due mesi dell’anno registra un valore complessivo pari a 38,6 miliardi di euro, in aumento del +3% rispetto al primo bimestre 2024. I preparati di cereali si confermano, per febbraio 2025, la principale categoria di prodotti esportati, con il 10% del totale del valore delle esportazioni, seguiti dai lattiero-caseari con una quota dell’8,5%, mentre le preparazioni miste e i vini contano, ciascuna, per oltre il 6% del valore dell’export agroalimentare comunitario. Nel confronto con il mese di febbraio 2024, forte crescita per la categoria caffè, tè, cacao e spezie, con un aumento del valore dell’export del +52% su base tendenziale, e per la confetteria e cioccolato, +19% su base annua, per effetto soprattutto degli aumenti di prezzo di cacao e caffè. Buona performance anche dei lattiero-caseari, che registrano una crescita del +5% in confronto allo scorso anno.

Tra i principali partner, il Regno Unito si conferma la prima destinazione dei prodotti agroalimentari UE, assorbendo il 23% del valore delle esportazioni comunitarie. Al secondo posto gli Stati Uniti, con una quota del 13%, con importazioni dall’UE in crescita del +9% rispetto al valore del febbraio dello scorso anno. Forte crescita anche per la Svizzera, +12% su base annua, che si conferma al terzo posto dopo aver superato la Cina lo scorso mese, anche a causa del calo del -15% delle importazioni di quest’ultima dall’Europa nell’ultimo anno.

 

Import

Importazioni complessive per 31,3 miliardi di euro nei primi due mesi dell’anno per i paesi comunitari, in rialzo del +17% rispetto al valore registrato tra gennaio e febbraio dello scorso anno. Caffè, tè, cacao e spezie rappresentano ancora la principale categoria di prodotti agroalimentari importati nell’Unione Europea in termini monetari, con una quota del 22% del totale dei valori importati a febbraio. Questa tipologia di prodotti, in particolare, ha registrato un aumento delle importazioni in valore del +59% rispetto allo scorso anno, per effetto degli aumenti di prezzo. Crescita importante delle importazioni di frutta e noci, con un aumento del +20% dei valori acquistati su base tendenziale, per una quota complessiva del 14% delle importazioni agroalimentari comunitarie, anche in questo caso in seguito alla crescita dei prezzi. Scende, del 7%, il valore delle importazioni di semi oleosi e colture proteiche, categoria che si conferma comunque al terzo posto tra i principali prodotti importati.

Il mese di febbraio 2025 vede gli Stati Uniti come principale paese d’origine dei prodotti agroalimentari acquistati dall’Unione Europea, con una quota dell’8,5% del totale del valore delle importazioni, in aumento del +14% su base tendenziale per un totale di 2,6 miliardi di euro di prodotti agroalimentari importati. Al secondo posto il Brasile, che nei primi due mesi dell’anno registra un export complessivo verso l’Unione Europea per 2,48 miliardi di euro (+4% su base annua), mentre il Regno Unito segue a breve distanza con acquisti da oltremanica per 2,45 miliardi. A seguire, Ucraina, Cina e Costa d’Avorio, che nell’ultimo anno ha registrato una crescita del +73% per valore di prodotti esportati verso l’UE, per effetto degli alti prezzi del cacao, una dinamica che ha portato anche al forte aumento del valore delle importazioni dal Ghana. Notevole anche l’aumento delle importazioni dal Canada (+80%), a causa dell’import di oleaginose e colture proteiche, mentre scende il valore degli acquisti da Ucraina e Russia.

Per maggiori dettagli è possibile consultare il report in allegato.

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