Valore dell’export a 20,8 miliardi
Pubblicati dalla Commissione Europea i dati sul commercio agroalimentare dell’Unione aggiornati a luglio 2024. Il quadro mostra una crescita degli scambi rispetto al mese precedente, con le esportazioni che registrano un valore di 20,8 miliardi di euro, in rialzo del +10% rispetto al mese precedente e del +15% su base annua. In aumento anche il valore delle importazioni, per 14,6 miliardi di euro, superiori del +11% rispetto a giugno e del +23% al valore registrato nel luglio 2023. La bilancia commerciale degli scambi agroalimentari per il mese di luglio registra, di conseguenza, un surplus pari a 6,2 miliardi di euro, in aumento del +8% rispetto al mese di giugno e stabile in confronto a luglio 2023.
Export
Il solo mese di luglio 2024 ha registrato un valore di esportazioni agroalimentari comunitarie pari a 20,8 miliardi di euro, in aumento del +10% su base mensile e del +15% su base annua. Il dato cumulato dei primi sette mesi del 2024 vede un valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati pari a 137,2 miliardi di euro, +3% in confronto allo stesso periodo del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, prosegue la crescita del valore delle esportazioni di olive e olio d’oliva, con i primi sette mesi del 2024 che segnano un +59% rispetto allo stesso periodo del 2023, a causa soprattutto dell’aumento dei prezzi. In crescita del +25% in confronto al periodo gennaio-luglio del 2023 anche il valore delle esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie, mentre zucchero e isoglucosio crescono del +151% in confronto allo scorso anno. I cereali vedono, per i primi sette mesi del 2024, un calo del -13% del valore delle esportazioni su base tendenziale, a causa soprattutto del calo dei prezzi, mentre i volumi in uscita sono aumentati complessivamente del +6%. In calo, sempre rispetto al periodo gennaio-luglio 2023, il valore delle esportazioni di oli vegetali (-36%) e di vino e prodotti a base di vino (-4%), a causa sia dei prezzi più bassi sia dei volumi in uscita in calo rispetto all’anno precedente. Il Regno Unito si conferma la principale destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Unione Europea. Con un tasso di crescita del +3% su base tendenziale, per i primi sette mesi del 2024 il mercato d’oltremanica assorbe il 23% del valore delle esportazioni agroalimentari UE. Il mercato che nei primi sette mesi del 2024 ha registrato la maggior crescita, in termini di valore delle esportazioni agroalimentari dall’Unione Europea, è quello degli Stati Uniti, dove il valore dell’export è aumentato di 1,5 miliardi di euro, in rialzo del +10% rispetto allo scorso anno, soprattutto grazie all’aumento di acquisti di olive e olio d’oliva. Gli Stati Uniti si confermano così al secondo posto tra i principali partner UE, assorbendo il 12% del valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie. Al terzo posto la Cina (6% delle esportazioni agroalimentari UE), nonostante il calo del -8% su base annua, dovuto alla riduzione delle importazioni di carne suina, prodotti lattiero-caseari e preparati di cereali europei. Da segnalare anche un’importante crescita delle esportazioni europee verso Brasile (+18% su base tendenziale), mentre prosegue il calo degli acquisti russi (-12%) e algerini (-14%).
Import
Le importazioni agroalimentari nell’Unione hanno registrato, nel mese di luglio 2024, un valore di 14,6 miliardi di euro, in crescita del +11% rispetto al mese precedente e del +23% in confronto allo stesso mese dello scorso anno. Considerando il dato cumulato dei primi sette mesi 2024, le importazioni comunitarie hanno raggiunto un valore di 97,5 miliardi di euro, +2% rispetto al dato del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, il confronto tra gennaio-luglio 2024 e lo stesso periodo del 2023 vede una crescita del valore delle importazioni di caffè, tè, cacao e spezie del +31%, dovuta ai prezzi più elevati del cacao; cresce anche l’import di frutta e noci (+7% in termini monetari) e di olive e olio di oliva (+115% su base annua) per effetto soprattutto di volumi in aumento. D’altra parte, si osservano cali per i cereali (-20% in termini di valore) e per oleaginose e colture proteiche (-15%). La Costa d’Avorio è il paese che registra, ancora una volta, la maggiore crescita in termini assoluti di valori di produzioni agroalimentari importate in Unione Europea, con un aumento del +50% del dato relativo ai primi sette mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita è guidata soprattutto dal cacao e dai suoi prezzi in continuo aumento. In crescita su base annua, per il periodo gennaio-luglio 2024, anche gli acquisti in termini monetari da Nigeria (+150%) e Tunisia (+99%), grazie soprattutto a olio d’oliva. D’altra parte, prosegue il forte calo delle importazioni di prodotti agroalimentari dall’Australia (-38% per i primi sette mesi del 2024 su base annua), a causa di una contrazione delle importazioni di colza. In calo anche l’import da Indonesia (-13%, soprattutto per olio di palma) e Canada (-25%, in particolare a causa dei ridotti acquisti di cereali).
Maggiori dettagli nel report della Commissione Europea in allegato.